Caso Salvatore Cairo: domani mattina proseguiranno le ricerche in contrada Santa Lucia

BRINDISI – Sono vicine ad una svolta le indagini relativa alla scomparsa di Salvatore Cairo, il 36enne imprenditore brindisino di cui si sono perse le tracce dal 6 maggio del 2000. Sarebbero state le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia a consentire di individuare il luogo in cui, 22 anni fa, l’uomo sarebbe stato ucciso e, probabilmente, seppellito. Si tratta di un immobile, all’epoca adibito a deposito di legna, ubicato in contrada Santa Lucia, nelle campagne a ridosso della zona industriale di Brindisi. E’ qui che in queste ore, dopo il sequestro effettuato sabato scorso dalla Squadra Mobile su disposizione della Dda di Lecce,  si stanno concentrando le ricerche degli investigatori, estese anche ad un vicino pozzo.

La mattina della sua scomparsa, Cairo – che operava nel settore dei casalinghi – era andato a Lecce per lavoro, dicendo alla  moglie che sarebbe rientrato per pranzo. Ma a casa non fece mai ritorno. Tre giorni dopo, la sua auto – una Volvo station wagon  – fu trovata ad uno svincolo della superstrada Lecce – Brindisi, con le chiavi ancora inserite nel quadro, con a bordo la sua ventiquattrore ed il sedile passeggero bruciacchiato, come se qualcuno avesse tentato di dargli fuoco per cancellare le tracce.

Ma alla luce delle ultime novità si sarebbe trattato di un depistaggio. Si fa sempre più strada l’ipotesi che, quel giorno, Cairo avesse appuntamento con il suo assassino in questa contrada. Fu ucciso per ragioni ancora sconosciute, fu seppellito e la sua auto trasportata ed abbandonata allo svincolo della superstrada.

Salvatore Cairo

Un anno dopo, era il 20 novembre 2001, un altro imprenditore, amico e collega di Cairo, fu ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Si trattava di Sergio Spada. Gli inquirenti hanno le bocche cucite, ma pare che i due omicidi siano collegati e che la verità sia ormai vicina.

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