Casa dei Liberali su amministrative e porto

Caro Direttore,

In questi ultimi giorni mi sono premurato di  leggere un po’ di articoli riportati dai  giornali locali compreso il Suo ed ho potuto constatare che nella pagina dedicata a Brindisi sia in prima pagina che nelle successive, appaiono due argomenti e tutte e due di rilevanza politica e strategica: le elezioni amministrative prossime ed il porto. Mi soffermerò sulle elezioni  amministrative, mentre sul porto scriverò a breve.

Alcuni  partiti si sono espressi sui  nomi dei candidati a sindaco sia per la città che per qualche comune della provincia; qualcuno suggerisce tizio qualche altro caio e qualche altro sempronio.

Questo modo di agire dovrebbe essere superato. Oggi i cittadini vorrebbero essere maggiormente coinvolti e partecipare alle scelte,  inviando anche   il proprio curriculum e certificato del casellario giudiziario o penale a questo o quel partito o movimento politico; taluni a seconda delle proprie idee politiche, tali altri a seconda dei contenuti programmatici, che, dovrebbero essere l’essenza delle scelte. I curriculum servono ai partiti per avere una più ampia disponibilità di nomi , valutarne l’aspetto professionale, l’esperienza politica ed amministrativa,, l’onestà e serietà indiscusse e riconosciute.

I risultati negativi che Brindisi ha registrato negli ultimi decenni sono visibili, e detti risultati si sono manifestati per incapacità politica, per mancanza di idee, per ignoranza. Faccio un esempio: chi ha proposto e fatto realizzare il ponte che incombe in via del mare? Dovrebbe spiegare ai cittadini a cosa ed a chi serve! Pantalone paga!

I già sindaci ed i già assessori, che hanno condotto con molta poca professionalità e pochissime idee le amministrazioni, dovrebbero avere il buon senso di ringraziare, non accettare  candidature, se fosse possibile nemmeno a quella di consigliere, e, fare un passo di lato. Chi ha sbagliato a casa, chi ha concusso nelle patrie galere.

Chi ha fatto mancare il proprio consenso-voto alla maggioranza uscita dalle urne, quindi votata dai cittadini nella penultima legislatura? Quale consigliere ha ricattato il sindaco per un posto di lavoro per la propria compagna?

I cittadini, disertano le urne perché si sono disinnamorati, perché sono stati traditi nelle attese mentre costretti ad assistere a giochetti politici; avevano posto la propria fiducia su chi gliel’aveva saputa raccontare grossa: promesse di posti di lavoro, piaceri vari.

Non vorrei qui ricordare i ricatti che  taluni consiglieri hanno indirizzato ai vari Sindaci che si sono succeduti, da sfiorare la concussione e la corruzione.  I cittadini, sono stanchi nel constatare che l’attività prevalente dei consiglieri e giunte comunali viene svolta  per reconditi fini personali anzicchè per la comunità e chiedono quindi che  non si eserciti la politica come un mestiere, soprattutto da chi un mestiere non ce l’ha.

Non  bisogna fare l’errore di pensare  che di  tutta l’erba se ne può fare un fascio. Gli elettori devono assumersi la propria responsabilità e devono finirla di votare per piacioneria!

Bisogna che i partiti abbiano il coraggio di cambiare e di selezionare molto seriamente la classe politica, i candidati. Di persone per bene Brindisi ne ha tante; brindisi deve essere amata ed amministrata da un brindisino!sic

Angelo  Caniglia

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