BRINDISI – Polemica e segreti. Sono questi gli elementi caratterizzanti del Consiglio comunale, svoltosi oggi pomeriggio a Brindisi.
Un’assiste che si è aperta e conclusa tra le polemiche. L’unica nota positiva è avvenuta prima della seduta, quando il sindaco Carluccio ha distribuito a consiglieri e giornalisti un fiocco rosa, in segno di adesione alla campagna “Ottobre Rosa” per la lotta al cancro (l’iniziativa è partita dall’associazione ‘Cuore di Donna’, presente in aula con uno striscione, ndr).
Ritornando alla politica, invece, vera nota stonata, maggioranza e minoranza proprio non riescono a coesistere, neppure su argomenti sui quali, teoricamente, tutti dovrebbero essere d’accordo. In apertura di seduta, i consiglieri di opposizione Riccardo Rossi di BBC e Sinistra per Brindisi e Stefano Alparone del M5S hanno manifestato la volontà (Alparone avanza la richiesta d’urgenza, ndr) di sapere se la Carluccio si fosse incontrata con Enel e cosa fosse emerso dall’incontro. Così come ritorna indietro il pallone scagliato contro un muro, anche l’interrogativo dei due consiglieri di opposizione viene rispedito al mittente. Infatti, il presidente del Consiglio comunale, Pietro Guadalupi, secondo regolamento, decide che la motivazione d’urgenza venga messa ai voti. Il risultato è scontato. La maggioranza coesa respinge la richiesta di Rossi ed Alparone
(16 voti contrari) e, quindi, dell’eventuale, o certo, incontro non si sa nulla. Rossi, così, perde il suo aplomb e si infervora con sindaco, maggioranza e presidente del Consiglio. In tutto questo polverone, la Carluccio ha continuato a non profferire parola. Ed i cittadini stanno alla finestra…
Ma questa è la politica. Ci si irrigidisce, invece, rimanendo un tantino basiti, quando il consigliere Mauro D’Attis di Forza Italia legge l’ordine del giorno, secondo cui il Comune di Brindisi dovrebbe (o debba!, ndr) adottare atti di solidarietà nei confronti dei paesi del centro Italia colpiti dal terremoto, ossia devolvendo l’1% di bilancio proprio a quei comuni. Tutti i partecipanti all’assise avrebbero dovuto solo approvare la mozione di D’Attis. Invece, no. La maggioranza non accoglie la mozione perché avrebbe voluto discuterne prima in conferenza dei capigruppo. Così, D’Attis è ‘costretto’ a ritirare l’odg.
Altro tasto dolente, che divide la città (ma non l’assise), è quello relativo alla chiusura al traffico di Corso Garibaldi, mozione presentata da Rossi. Il leader di BBC si rifà al PUM del 2000, secondo cui Corso Garibaldi diventò ZTL, salvo poi, essere aperto al traffico (per volontà della giunta Consales, ndr) nel luglio 2012 a causa dei lavori che hanno interessato via Del Mare. Il presidente Guadalupi e la maggioranza, però, sostengono che, al momento, non vi siano documentazioni specifiche sulle quali lavorare in senso contrario, cioè mancano carte che ovviano al problema e, quindi, bisogna aspettare maggiori chiarimenti in merito. Questa volta, però, l’odg, su espressa richiesta di Riccardo Rossi, viene votato per appello nominale. La mozione è respinta con 16 voti contrari, 4 astenuti e solo 5 favorevoli. Sindaco, Pietro Guadalupi e tutta la maggioranza, dunque, sono contrari alla chiusura al traffico di Corso Garibaldi. Anche Antonio Elefante del PD è contrario, mentre Nando Mario, anch’egli del PD, si è astenuto.
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Tommaso Lamarina Redazione |