Bozzetti (M5S): “Serve una legge speciale per la città. Emiliano rispetti gli impegni presi con la mozione ‘Salva Brindisi’”

“Brindisi ha bisogno di interventi strutturali e programmatici per il suo futuro, anche e soprattutto in previsione dell’imminente fine ciclo di vita della Centrale Enel Federico II di Cerano. Occorre quindi una Legge Speciale anche per Brindisi”. È la proposta del consigliere brindisino del M5S Gianluca Bozzetti, che torna a chiedere al Presidente della Regione Emiliano di dare seguito agli impegni assunti più volte per il rilancio della città.

“Serve una norma – continua il pentastellato – che metta insieme i diversi settori strategici e le anime del territorio, dal turismo/cultura al porto, al mare e alle sue risorse, dall’ambiente alla sanità passando per l’industria e l’università. Una legge che, d’intesa con istituzioni e realtà economiche locali, guardi al benessere del territorio e provi a risolvere una volta per tutte le criticità, rilanciando finalmente l’economia e coniugando la tutela ambientale con il rilancio occupazionale, in una prospettiva culturale diametralmente opposta al passato. Dall’inizio di questa legislatura chiediamo al Governo regionale di fare qualcosa di concreto per la città – prosegue – ma, purtroppo, siamo ancora fermi agli spot e niente è stato fatto per rendere operativo quanto scritto nella cosiddetta mozione “Salva Brindisi” approvata due anni fa all’unanimità dal Consiglio regionale. In quell’occasione Emiliano, assieme a tutta la sua Giunta, si impegnò a farsi portavoce presso il Governo nazionale per promuovere azioni concrete utili ad attivare interventi urgenti di bonifica, riqualificazione e tutela della qualità dell’aria del territorio brindisino. Impegni a cui non sono mai seguite azioni istituzionali, a riprova di una inerzia assoluta del Presidente Emiliano soprattutto quando si parla di fare qualcosa per Brindisi”.

Tra gli impegni assunti dalla Giunta regionale con l’approvazione della mozione vi era la richiesta di istituzione di un tavolo di confronto congiunto tra Regione Puglia, Ministero dell’Ambiente, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero dello Sviluppo Economico, che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di un protocollo d’intesa per la città di Brindisi per condividere e rivedere la complessiva strategia di bonifica e messa in sicurezza dell’intera area SIN brindisina e non solo. Un percorso che avrebbe permesso la creazione di una serie di progetti di sviluppo di formazione e riqualificazione professionale anche in prospettiva occupazionale, nonché l’accesso a risorse economiche in ambito statale, regionale e comunitario.

“Ho letto della lettera indirizzata dal collega Pino Romano al Premier Conte – incalza Bozzetti – per chiedere un piano per Brindisi e lo spostamento del futuro impianto di compostaggio A2A. Fa piacere che finalmente anche i consiglieri brindisini di maggioranza si interessino al nostro territorio; tuttavia prima di scrivere al Presidente del Consiglio, Romano avrebbe dovuto telefonare al Presidente Emiliano per sapere perché non abbia ancora dato seguito agli impegni presi con il nostro territorio già due anni fa e per comprendere quando abbia intenzione di fare qualcosa per questa regione, iniziando proprio dalle zone più svantaggiate, quali appunto la provincia e la città di Brindisi. Di sicuro non è chiudendo gli ospedali o spostando il mega impianto di compostaggio anaerobico che brucerà biogas per produrre energia, che si miglioreranno le condizioni economiche, sanitarie, ambientali e occupazionali dei brindisini”.

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