BRINDISI – Otto ore otto di interrogatoria a Giuseppe Luigi Palma, imprenditore salentino, indagato a piede libero nel filone d’inchiesta riguardante gli appalti truccati Enel. Ha confermato tutto quanto già detto nei precedenti interrogatori. Pare spuntino coinvolgimenti di altre aziende.

Prosegue il lavoro della Procura di Brindisi sui presunti appalti truccati Enel, che ha portato all’arresto cinque soggetti, di cui uno in carcere.

L’ordinanza è stata disposta dal gip del Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica. L’inchiesta riguarda un giro di presunte tangenti su appalti all’interno della centrale Federico II d Brindisi ed il reato configurato è quello di corruzione continuata ai danni del proprio ufficio.

Gli indagati (Carlo De Punzio, 47enne di Mesagne, addetto della funzione salute, sicurezza ed ambiente in Centrale, è stato condotto in carcere; Domenico Taboni, 59enne di Roma; Fabiano Attanasio, 54enne di Brindisi; Vito Gloria, 52enne di Brindisi ed ex consigliere comunale; Nicola Tamburrano, 62enne di Torre Santa Susanna; indagato a piede libero, invece, l’imprenditore Giuseppe Luigi Palma, 47enne di Monteroni), con la loro condotta illecita, avrebbero favorito una ’impresa amica’, facente capo all’imprenditore salentino Palma, nell’aggiudicazione di più gare d’appalto, rivelando ad essa i valori da indicare nelle offerte (bassissime) da presentare. Si contestano anche l’attestazione di falsi stati di avanzamento lavori, liquidazione di fatture per attività, di fatto, mai eseguite, mancate verifiche e/o controlli, così favorendo stabilmente interessi personali di terzi. Inoltre, nei confronti dei cinque è stato eseguito un sequestro preventivo pari a 230mila euro (conti correnti, beni mobili registrati ed immobili).

Oggi è stato nuovamente ascoltato Palma, tenuto sotto interrogatorio per otto ore. L’imprenditore ha ribadito e confermato quanto già sostenuto nei precedenti interrogatori, senza mai contraddirsi, nonostante sia stato messo sotto torchio dai difensori degli altri indagati. Durante l’incidente probatorio di stamane, sono state confermate tutte le accuse degli altri soggetti, anche dello stesso Palma. Quest’ultimo ha anche confermato le sue colpe. Ad ogni modo, le indagini continuano, anche nei confronti di Bassi, dirigente Enel, e spuntano altre aziende coinvolte nel filone d’inchiesta.

Un lavoro minuzioso della magistratura, dunque, che avrà ancora il suo bel da fare.

Tommaso Lamarina
Redazione

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