BRINDISI – Tutti liberi.

I quattro arrestati Carlo De Punzio (in carcere), Vito Gloria, Domenico Iaboni e Fabiano Attanasio (tutti e tre ai domiciliari) sono stati scarcerati quest’oggi dal gip Stefania De Angelis.

L’ordinanza di arresto era stata disposta dal gip del Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica. L’inchiesta riguarda un giro di presunte tangenti su appalti all’interno della centrale Federico II d Brindisi ed il reato configurato è quello di corruzione continuata ai danni del proprio ufficio. Tutto era partito dalla denuncia fatta dalla stessa società Enel. Gli indagati, con la loro condotta illecita, avrebbero favorito una ’impresa amica’, facente capo all’imprenditore salentino Palma, nell’aggiudicazione di più gare d’appalto, rivelando ad essa i valori da indicare nelle offerte (bassissime) da presentare. Si contestano anche l’attestazione di falsi stati di avanzamento lavori, liquidazione di fatture per attività, di fatto, mai eseguite, mancate verifiche e/o controlli, così favorendo stabilmente interessi personali di terzi. Inoltre, nei confronti dei cinque è stato eseguito un sequestro preventivo pari a 230mila euro (conti correnti, beni mobili registrati ed immobili).

Alla luce dell’interrogatorio dell’imprenditore Palma dello scorso martedì, invece, le motivazioni che hanno portato all’arresto non possono più essere ritenute concrete, secondo il gip.

Ora, gli inquirenti intendono ascoltare in un incidente probatorio anche Iaboni, così come avvenuto con Palma, in quanto avrebbe fatto ammissioni circa l’accusa di corruzione mossa nei suoi confronti.

Nel filone d’inchiesta sono finiti anche i dirigenti Enel Fausto Bassi e Fabio De Filippo.

Redazione

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