ANCORA UNA FINANZIARIA CONDANNATA PER VIOLAZIONE DELLA SOGLIA ANTIUSURA

Questa volta è toccato a Santander Spa, che si è vista condannare dal Tribunale di Brindisi per aver applicato interessi usurai in un finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio concesso ad un consumatore.

Estinto anticipatamente il contratto di finanziamento, il consumatore decideva di rivolgersi all’avvocato Attilio Trane, esperto in diritto bancario, al fine di vedersi riconoscere il diritto al rimborso della parte di oneri e commissioni accessorie previste in contratto ma non maturate a seguito dell’intervenuta estinzione anticipata.

La disciplina normativa, riconosce infatti ai consumatori la possibilità di estinguere un finanziamento, o rinegoziare le condizioni, prima della scadenza naturale del contratto, ma detta chiusura sovente fa sorgere, come nel caso di specie, la problematica degli oneri pagati anticipatamente che devono essere decurtati in misura proporzionale alle quote riferibili al periodo non maturato, come sancito dalla Corte di Giustizia Europea con la pronuncia resa nel 2019 e di recente confermata dalla stessa Corte Costituzionale.

Banche e Finanziarie molto spesso, assumendo un atteggiamento “contra legem” ma più confacente ai propri interessi economici, omettono tuttavia di effettuare la predetta riduzione del “costo totale del credito”, ossia il complesso di oneri e commissioni accessorie che il consumatore paga, oltre agli interessi per conseguire il finanziamento, e che, si badi bene, deve essere inferiore alla soglia antiusura prevista dalla legge.

Nella vicenda in questione invece, la perizia econometria sviluppata all’uopo dall’avvocato Attilio Trane per quantificare in termini economici la riduzione del costo totale del credito cui il consumatore aveva diritto, ha messo in rilievo la circostanza che l’insieme di tutti i costi sostenuti dallo stesso per ottenere il finanziamento superava, in termini percentuali, il tasso soglia antiusura previsto dalla legge per il periodo di riferimento.

Promossa l’azione giudiziaria, il Tribunale di Brindisi ha riconosciuto la fondatezza della tesi  sostenuta dall’Avvocato Trane nell’interesse del proprio assistito e con sentenza del 28 Giugno 2023, ha condannato Santander Spa a rimborsare l’importo di € 11.014,42 oltre interessi nei confronti del consumatore, per aver convenuto nel contratto in questione interessi usurari, non dovuti per legge.

Santander Consumer Bank Spa, dovrà quindi rimborsare tutti i costi pagati dal consumatore, dovendo percepire unicamente il capitale dato in prestito.

Ancora una volta gli interessi della parte debole dei contratti bancari, è stata tutelata dall’avv. Trane nei confronti dello strapotere degli istituti di credito che a volte agiscono in violazione della disciplina normativa e regolamentare vigente, a danno dei consumatori.

 

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