Alla scoperta del giovane talento Martino Lauretta, protagonista nella fiction “Il capitano Maria”

Ciao Martino innanzitutto chi sei? 

Ciao mi chiamo Martino Lauretta, sono un ragazzino di 12 anni, sono piemontese, più precisamente della provincia di Alessandria e sono figlio unico, frequento la scuola media, pratico atletica leggera e amo recitare.

Come è nata la tua passione per la recitazione? 

Mio padre Claudio Lauretta è un imitatore cabarettista e attore comico ed io seguendolo ai suoi spettacoli fin da piccolo ho sempre amato questo ambiente, a casa mi riprendevo spesso con l’iPad e creavo scenette video e mi diverto tuttora a farle.
Un giorno accompagnai papà
a fare un provino e gli chiesi se potevo provare a farlo anch’io l’agente cinematografico di papà disse “Facciamogli un paio di foto e vediamo cosa succede”
Dopo qualche mese fui chiamato per il mio primo lavoro cinematografico.
A fine marzo sono finite le riprese e a maggio è andata in onda la fiction “Il Capitano Maria” per la regia di Andrea Porporati con la bravissima Vanessa Incontrada.

Che tipo di esperienza hai vissuto? 

Ho vissuto un’esperienza fantastica con Vanessa Incontrada, non era la mia prima esperienza, avevo già girato la fiction “La classe degli asini” sempre per la regia di Andrea Porporati, con Fabio Troiano e Flavio Insinna.
Siccome con il regista Andrea Porporati ci eravamo trovati in sintonia mi ha proposto questo nuovo lavoro e dopo aver sostenuto un provino sono stato scelto per il ruolo di Riccardo guerra figlio del Capitano Maria, poi adoro l’ambiente, con tutti gli altri attori e tutta la troup si crea una famiglia meravigliosa, l’ultimo giorno di riprese piangevamo tutti, perché dovevamo lasciarci.

Ci racconti qualche aneddoto? 

Un aneddoto carino e quello delle grotte di Castellana è stato entusiasmante girare a 70 metri sotto terra, il tutto su i muschi delle rocce e in certe scene giravamo in alcuni posti molto stretti e impervi c’erano comunque un sacco di persone dietro le rocce e le stalattiti il tutto ovviamente sotto la supervisione delle guide speleologiche.

Come stato girare un film in Puglia? E soprattutto come hai fatto a conciliare scuola e lavoro? 

La Puglia è una regione meravigliosa molto bella, io e i miei genitori siamo amanti della Puglia anche perché mio papà ha fatto molti spettacoli nelle varie città e paesi e poi adoro il cibo pugliese, le orecchiette ai frutti di mare, riso patate e cozze e i deliziosi pasticciotti crema e amarena.
Con la scuola oltre i tre giorni di set mi davano un tutor privato che in contatto con la mia maestra mi permetteva di non rimanere indietro con il programma scolastico, invece quando giravo meno di tre giorni la mamma tramite telefono si faceva mandare i vari lavori e i compiti e io recuperavo la sera in hotel.
Devo dire che non stavo mai più di una settimana lontano da casa e poi tornavo in questi 3 o 4 giorni recuperavo le interrogazioni e le verifiche, devo ringraziare molto il mio dirigente scolastico il Professor Filippo Pellizza che mi ha dato il permesso di poter girare questa fiction.

Martino com’è il tuo rapporto con i social? 

Il mio rapporto con i social non è assillante, li uso principalmente per tenere il contatto con le persone che mi seguono nel mio… Per ora… Hobby di attore.

Quali sono i progetti per il futuro? 

Innanzitutto studiare e fare sport!Poi per il momento ho fatto solo qualche provino… incrociamo le dita!
Spero che mi possano chiamare per qualche altro film, magari in un ruolo comico e nel frattempo sono in attesa di girare la seconda serie de “Il Capitano Maria” non vedo l’ora di scoprire che cosa accadrà al mio personaggio Riccardino Guerra.
Stefano Zaffino

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