Capitale della cultura, il Sindaco di Ceglie (Comune capofila): “Onorati ma questo onere sarebbe dovuto spettare a Brindisi”

CEGLIE – Entro il 15 settembre i Comuni del Gal Alto Salento dovranno consegnare il dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura; l’11 settembre, pertanto, tutti i Comuni si incontreranno per mettere assieme le singole proposte e farle confluire nel dossier unico.

Il compito più gravoso, però, spetta al Comune di Ceglie, indicato come ente capofila: un compito che gratifica la cittadina messapica ma che costituisce un onere probabilmente troppo gravoso. “Siamo onorati  di aver ricevuto questo compito ma probabilmente, in condizioni di normalità, questo ruolo sarebbe dovuto spettare al Comune capoluogo”, ha confessato Luigi Caroli, Sindaco di Ceglie.

Ad occuparsi della direzione “tecnica” sarà la Cooperativa Imago, che collabora già con il Comune di Ceglie nella gestione del Sistema Gusto d’Arte, il quale ricomprende il Maac, la Med Cooking School ed il castello con la sua pinacoteca e la sua biblioteca. La cooperativa leccese gestisce alcune biblioteche del territorio pugliese, collabora con la facoltà di Beni culturali dell’Università del Salento ed ha sostenuto la candidatura di Lecce a Capitale europea della cultura.

Quali i prossimi passi? Ogni Comune, nei prossimi giorni, organizzerà incontri con associazioni e cittadini per approntare un programma sulla base dei punti di forza e dei punti deboli del territorio. Il tutto, poi, confluirà nel suddetto dossier, che punterà decisamente sulla coesione sociale e sull’utilizzo di nuove tecnologie.

Tra qualche giorno, dunque, capiremo meglio quante possibilità avranno realmente i Comuni del Gal Alto Salento di vincere una sfida che si presenta ardua; una sfida, tra l’altro, che si può definire fraticida, dato che il Comune di Fasano ha scelto di partecipare alla competizione in solitaria.

Andrea Pezzuto
Redazione

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