Happy Casa: ma quanto sei bella? Clima da campionato al PalaPentassuglia per una squadra da far strabuzzare gli occhi

BRINDISI – Brindisi rifila 52 punti nel secondo tempo al Buducnost, oscura il canestro ai montenegrini per i primi 5 minuti del terzo quarto (17-3 il parziale), gestisce con maestria e sagacia i minuti finali ed ottiene la seconda vittoria punto a punto contro una squadra costruita per giocare le coppe (come la Virtus) e la sesta vittoria su sei amichevoli.

Sei vittorie conquistate contro il Mornar Bar che disputerà la prossima Eurocup, contro Reggio Emilia, contro la Virtus Bologna (che disputerà la Champions League), contro Sakarya (che affronterà le qualificazioni per la Champions e che contro il Buducnost ha condotto per tre quarti di gara), contro Rieti e ieri appunto contro il Buducnost (che disputerà la prossima Eurolega).

Nessuno vuole soffiare sul fuoco dell’entusiasmo (incontenibile ieri al PalaPentassuglia, con i tifosi che hanno tifato come fosse una partita di campionato), onde evitare brutte cadute dopo voli pindarici, però davvero la squadra ammirata in queste prime settimane di lavoro è quanto di più bello la Brindisi cestistica abbia visto negli ultimi anni. Contro il Buducnost è stata partita vera, con le due squadre che nonostante le pesanti defezioni hanno dato vita ad una battaglia, non risparmiando contatti duri.

Meglio i montenegrini nel primo tempo, quando hanno cavalcato la fisicità ed il talento dell’ala Coty Clark, che spalle a canestro ha sistematicamente punito Brindisi, ed hanno trovato tantissimi punti facili, complici le lunghe braccia dei giocatori interni e la fisicità degli esterni che hanno costretto Brindisi a tiri forzati, così aprendo la strada al contropiede dei montenegrini.

L’Happy Casa, infatti, nel primo tempo aveva perso solo tre palloni ma a causa delle percentuali al tiro bassissime (38% da due e 20% da tre) e di una transizione difensiva un po’ pigra ha subito costantemente le incurisioni avversarie. Alla fine della seconda frazione il Buducnost – non a caso – si ritrovava un 77% di realizzazione da due punti.

Nel secondo tempo, però, la musica è completamente cambiata e le situazioni tattiche viste nel primo tempo si sono diametralmente ribaltate. La difesa dei biancazzurri è salita di colpi, contestando praticamente ogni passaggio e palleggio dell’attacco montenegrino: alla fine il Buducnost perderà 23 palloni, alcuni dei quali frutto di pasticci individuali e gratuiti di Craft e Gordic.

Brindisi dal canto suo ha trovato una circolazione di palla più veloce e si è fatta trascinare dalle sue anime guida, ovvero da un indomito Banks (visto anche in versione “difensore super”), che nella terza frazione ha realizzato pressoché la metà dei punti di Brindisi (28-15 il parziale del quarto), e dall’idolo – in tutti i sensi – John Brown, che ha messo le mani ovunque, recuperando 5 palloni, raccattando 8 rimbalzi e trovando 16 punti, alcuni dei quali con giochi da tre punti che hanno dato una notevole spinta emotiva alla squadra. E poi ci sono stati tanti cointerpreti di assoluto livello come Jeremy Chappell, autore di 4 triple in momenti topici, Erik Rush, magnifico in difesa e prezioso in attacco, dove ha giocato tanti minuti da #4 tattico (12 pt.+7 rimb. per lui alla fine) ed Alessandro Zanelli, piacevolissima sorpresa di questo primo scorcio, che con personalità si è preso tiri importanti da tre punti infiammando il PalaPentussuglia.

Se ci troviamo davanti alla prossima sorpresa del campionato di Serie A è presto per dirlo, ma una squadra con un’anima così bella, che sopperisce in questa maniera a due assenze nello stesso reparto e che a settembre gioca ogni partita come fosse l’ultima, vale ampiamente il prezzo del biglietto e vale tutto l’entusiasmo della piazza, anche a costo di risvegliarsi bruscamente dal sogno che i tifosi stanno già coltivando in cuor loro.

E sabato prossimo ci sarà in programma un’altra sfida proibitiva contro la corazzata Sidigas Avellino. Per quell’occasione, si spera che Brindisi possa aver recuperato tutti i suoi effettivi così da poter provare tutte le situazioni tattiche a due settimane dall’inzio del campionato.

Andrea Pezzuto

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3 COMMENTI

  1. Tutto vero..tutto bello…però non dimentichiamoci il manico…l impronta che sta dando vitucci…altro che mezza sega sacchetti…!!!

  2. L’abbonamento va’ acquistato a prescindere, per dare una mano alla società, che nonostante grandi difficoltà ci permette di vivere queste belle emozioni.
    Abbiamo poco altro nella nostra città.
    Teniamocelo stretto!!!
    Buon basket a tutti.

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