BRINDISI – La questione mensa, dopo l’episodio dei vermi rinvenuti ieri mattina alla Don Milani in alcuni piatti di tortellini in brodo serviti ai bambini, sta scatenando polemiche. Da un lato chi vuole tutelare i bambini – che è poi l’unica, vera cosa importante – dall’altro chi vorrebbe tutelare l’azienda che si occupa del servizio di refezione scolastica (la Markas, ndr) che, in questo periodo, è finita nell’occhio del ciclone.

Stamani si è tenuto un incontro tra Comitato delle mamme, la dirigente scolastica Elvira D’Alò, Comune e Markas, nel corso del quale è emersa anche l’ipotesi del sabotaggio, legata alle vertenze che i dipendenti hanno intentato contro l’azienda. Una ipotesi, quella del possibile sabotaggio, ovviamente tutta da verificare, tanto più se si considera che quando, nel centro cottura di Cisternino, furono servite polpette crude e pasta ridotta in poltiglia, non c’era alcuna vertenza in corso.

Ad ogni modo, pubblichiamo di seguito un messaggino inviato via WhatsApp nel “Gruppo mamme” di una classe della Don Milani in cui si riassumono le risultanze dell’incontro:

“Abbiamo appena finito la riunione. Volevo comunicarvi che gli organi competenti per il controllo sono stati informati. Quindi l’Asl e gli altri organi preposti procederanno ad analizzare il piatto in questione e, a breve, ci saranno i dovuti risultati. La dottoressa della Markas ha detto che, considerata la mole di cibo biologico che viene lavorato dall’azienda, è possibile che si possano ritrovare larve o bruchetti. Ciò significa che si è in presenza di pochi pesticidi. Adesso spetta a chi di dovere verificare se i vermetti fossero di natura biologica (ovvero se facessero parte delle piante) o se provenissero dalla terra, quindi dall’esterno. Noi mamme, pertanto, quelle facenti parte del Comitato mensa, abbiamo deciso a turno di essere presenti nel momento della somministrazione del pasto e di verificare sia l’integrità del pasto sia i comportamenti e la pulizia delle addette al servizio. Per lunedì chi vorrà prelevare il proprio figlio e non farlo pranzare a mensa è libero di farlo, ma è fatto assolutamente fatto divieto di introdurre cibo dall’esterno”.

La raccomandazione – ci tengo a precisare – di non divulgare messaggi che non siano stati confermati da organi competenti o dalla preside, di non pubblicare foto che non riguardano il fatto e di non fare allarmismi. Stiamo cercando di procedere per il bene e l’integrità dei bambini. Se ci saranno altre  comunicazioni vi terrò  informate. Grazie”.

 

Redazione

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