VIDEO – ZES Brindisi-Bari: dentro anche Manfredonia ed il Molise? L’Assessore regionale Mazzarano: “D’accordo con Patroni Griffi, le risorse hanno un valore relativo”

BRINDISI – La visita dell’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano, presso l’ASI di Brindisi ha rappresentato l’occasione utile per mostrare all’amministratore tarantino le potenzialità della zona industriale brindisina e soprattutto per parlare dell’istituzione della ZES adriatica Brindisi-Bari. E proprio a tal proposito si è appreso della possibilità che la stessa possa ricomprendere il territorio di Manfredonia e la fascia adriatica del Molise. La delimitazione dei perimetri delle due ZES previste in Puglia (tante quante sono i porti core) spetterà alla Regione Puglia, la quale si avvarrà della relazione redatta dai gruppi di lavoro riuniti attorno ai tavoli coordinati dalle due Autorità di Sistema Portuale pugliesi. Così come per la ZES di Taranto, per la quale si sta valutando l’annessione del territorio materano, anche per la ZES di Bari-Brindisi si starebbe quindi facendo strada l’ipotesi di una ZES interregionale.

Nonostante la ritrosia mostrata dal tessuto economico e politico tarantino ad aprire all’istituzione di una ZES a Brindisi e Bari prima ed a Matera poi, adesso l’idea sembrerebbe quella di allargare quanto più possibile il perimetro delle aree beneficiarie della fiscalità agevolata, e ciò perché, come sostenuto da Patroni Griffi e quest’oggi anche dall’Assessore Mazzarano, per attirare investitori seri non sono importanti i finanziamenti a disposizione, quanto il regime agevolato che sarà applicato.

Le altre novità annunciate dall’Assessore riguardano il CETMA, che in futuro dovrebbe godere di maggiore attenzione, e la riforma delle governance delle ASI. I consorzi industriali pugliesi versano infatti in una condizione stagnante e secondo il rappresentante della Regione è necessario dapprima riservare loro delle risorse, in modo tale da stimolarli alla pianificazione dello sviluppo economico, e poi, come detto, modificarne la struttura e la mission, così da renderle più efficienti. In verità, come sottolineato da Mazzarano, l’ASI di Brindisi rappresenta un’eccezione nel panorama pugliese, poiché la sua gestione è caratterizzata da attivismo e da conti in ordine che, stando all’Assessore, la rendono un modello per gli altri consorzi industriali pugliesi e le permetteranno di candidarsi in pole position ai finanziamenti regionali prima richiamati.

Andrea Pezzuto
Redazione

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