VIDEO – Norman Atlantic: premiati a Roma i marittimi della Impresa Barretta che parteciparono alla complessa operazione di soccorso

ROMA –  Ieri, a Roma, nell’ambito del 152° Anniversario del corpo delle Capitanerie di Porto sono stati premiati i marittimi della Impresa Barretta che hanno partecipato alla complessa operazione di soccorso della M/N Norman Atlantic avvenuta nel mar Adriatico meridionale dal 28/12/2014 al 02/01/2015 durante il viaggio da Igoumenitsa ad Ancona.

Durante la cerimonia sono state consegnate dai vertici del Comando Generale delle Capitanerie, dallo Stato Maggiore della Marina Militare e dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Del Rio 5 medaglie d’argento ai seguenti marittimi: Roberto Fedele (Direttore di Macchina), Stefano Scevola (marinaio), Antonio Mondelli (marinaio), Giovanni Diana (marinaio), Francesco Scarafile (marinaio) con la seguente motivazione “ omissis impiegato in una complessa operazione di soccorso prestato alla MN Norman Atlantic, colpita da un violento incendio, con altruismo e sprezzo del pericolo contribuiva al salvataggio delle quasi 500 persone imbarcate. Trasbordato sull’unità ancora avvolta dalle fiamme mettendo al repentaglio la propria incolumità e con eccezionale perizia, consentiva con il suo operato l’effettuazione delle operazioni di rimorchio nel porto di Bridindisi, evitando inoltre il quasi certo disastro ambientale ed il naufragio dell’unità “;

nella stessa circostanza altre 13 medaglie di bronzo sono state consegnate ai seguenti marittimi sempre appartenenti all’Impresa Barretta: Nicolò Maringelli (comandante), Reho Quintino (comandante), Pietro dell’Aquila (comandante), Giacomo Pepe (comandante), Luca Zizzi (comandante), Luigi Manesi (comandante), Tommaso Fiore (direttore di macchina), Vincenzo Allegretta (direttore di macchina), Pietro Altomare (direttore di macchina), Raffaele Guarrera (direttore di macchina), Cosimo Spaccavento (direttore di macchina), Francesco Spedicato (marinaio), Antonio Pennetta (marinaio) con la seguente motivazione: “ omissis nel corso di una complessa operazione di soccorso prestato alla MN Norman Atlantic colpita da un violento incendio a bordo, nonostante le avverse condizioni metereologiche e marine riusciva a raggiungere l’unità e a prestare assistenza ai mezzi impegnati nell’area delle operazioni. Con eccezionale perizia, altruismo e sprezzo del pericolo, contribuiva al salvataggio delle quasi 500 persone imbarcate, evitando inoltre il quasi certo disastro ambientale ed il naufragio dell’unità”.

Negli occhi degli equipaggi premiati oltre all’orgoglio e alla soddisfazione per il riconoscimento conseguito si leggeva ancora vivido il ricordo di quella notte di inferno fra il 28 e il 29 dicembre 2014 allorché, giunti in zona di emergenza, intravedevano in cima alla nave  avvolta dal fumo e dalle fiamme di un rogo che appariva ingovernabile, decine e decine di lucine gialle lampeggianti dei salvagenti indossati dai passeggeri e dall’equipaggio della Norman Atlantic che nutrivano una sola speranza: quella di sopravvivere.

La nave infatti aveva sviluppato un gravissimo incendio a bordo, era rimasta priva di propulsione e di governo in balia di una forte burrasca con a bordo circa 500 passeggeri e 55 membri dell’equipaggio.

Grazie all’efficace intervento degli uomini e dei rimorchiatori dell’Impresa Barretta si è evitata la propagazione ulteriore dell’incendio della nave; si è reso possibile l’intervento degli elicotteri della Marina Militare che hanno potuto procedere al recupero dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio.

Da ultimo si è evitato il disastro ambientale poiché, dopo l’abbandono da parte dell’equipaggio, i marittimi della Impresa Barretta sono saliti a bordo, verricellati dagli elicotteri della Marina Militare ed hanno assicurato la nave mediante l’aggancio del cavo di rimorchio al r.re Marietta Barretta.

In assenza di tale intervento la nave, già priva di governo in balia dei venti e delle onde e abbandonata dall’equipaggio, avrebbe potuto scarrocciare verso le coste dell’Albania o della Grecia con il grave rischio di sversamento di migliaia di tonnellate di liquidi e materiali inquinanti presenti a bordo.

Le cause dell’incendio sono tutt’ora oggetto d’indagine da parte della Autorità Giudiziaria di Bari che sta procedendo all’accertamento delle responsabilità relative al naufragio che, senza l’intervento di tutti i soccorritori, avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria ecatombe.

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