VIDEO – Il notaio Errico spara a zero e annuncia battaglie su più fronti

BRINDISI – Il notaio Errico si lascia alle spalle l’amarezza per la brusca interruzione del suo rapporto di collaborazione con l’attuale Amministrazione e, con l’animus pugnandi che lo contraddistingue, annuncia battaglie su diversi ambiti, in primis sul progetto di A2A.

Nell’intervista, il notaio ha espresso amarezza per le decisioni assunte dal Sindaco Carluccio, che credeva fosse allineato alle sue linee programmatiche. Errico auspicava un proseguimento del nuovo cammino intrapreso con Enel, inaugurato formalmente con il rilascio del parere negativo in sede di AIA: questo atto, infatti, doveva essere propedeutico alla convocazione di un tavolo con la multinazionale per parlare di decarbonizzazione e di un modello di sviluppo alternativo, e non certo di spartizione di soldi tra le varie associazioni del territorio, come è invece avvenuto di recente. Così come non sarebbe comprensibile la scelta del Sindaco di convocare una conferenza dei capi gruppo sulla vicenda A2A alla presenza anche di Grandaliano, in rappresentanza di un Emiliano compiacente  rispetto a questo progetto: “Il Sindaco, forse, non è neppure al corrente di cosa preveda il DPP rispetto alla centrale di Brindisi nord“, attacca Errico. “Io e Mennitti pensammo di restituire quell’area alle attività legate alla retroportualità; fu una grande vittoria culturale”. E ancora: “Non c’è né la volontà né la competenza, tra le persone che ho frequentato in questi mesi, di pensare ad un futuro slegato dal modello di sviluppo concepito decenni fa“. Infine: “Brindisi ha voltato le spalle ad Emiliano ed al modello da lui proposto, però adesso ci troviamo nell’impossibilità di trovare sponda favorevole anche in loco, date le scelte del Sindaco”.

A tal proposito, Errico non si spiega il ruolo di Marcello Rollo: “il problema non sono né Fitto né Ferrarese, che hanno le loro responsabilità ma sono personaggi di caratura nazionale, che operano qui attraverso i loro delegati. Il problema è capire da dove nasce l’influenza di Rollo su questa Amministrazione; io non me lo spiego“.

Passando poi in rassegna i vari ambiti della città, il notaio si è detto fiducioso sul passaggio di consegne alla Falzarano, e spera che in futuro si possa dare vita ad una società in house costituita dai comuni dell’Aro. Chiude invece alla possibilità di internalizzare il servizio attraverso la BMS.

Sulla vicenda dei compensi Aro Errico si è detto in linea con la posizione assunta dal Sindaco, in quanto sarebbe nelle cose l’applicazione del principio di onnicomprensività: “Considero profondamente sbagliato garantire incentivi ai dirigenti per compiti che attengono al loro lavoro ordinario”.

Sui grandi appalti pubblici, quale quello di Micorosa, e sugli affidamenti inerenti la gestione del ciclo dei rifiuti, il notaio richiede massima attenzione da parte di tutti, dato lo storico della città su questi versanti, con la Magistratura che è già intervenuta diverse volte per porre un argine a situazioni sfociate nell’illegalità. Sulla vicenda che ha decretato materialmente la fine del suo rapporto con l’attuale Amministrazione, ovvero la possibilità di addivenire ad una transazione sul credito vantato da Formica, Errico si è così espresso: “E’ stata una presa di coscienza, è proprio il mio fisico che si ribella a certe situazioni. Non ho niente contro nessuno, sono stato tra i pochi a tutelare il Sindaco, anche legalmente, però davanti alla incompetenza palesata sulla cessione del credito intercorsa tra Nubile (che aveva un debito con Equitalia) e Formica ed avallata incautamente nel 2015 dal Comune, e davanti alla mancanza di volontà di questa Amministrazione di sanare la possibile elusione verificatasi, di cosa vogliamo parlare?“.

Sul porto il notaio ha spinto negli scorsi mesi per la costituzione di una commissione consiliare speciale, perché, con la riforma dei porti, il Comune avrà la possibilità di portare il proprio indirizzo politico all’interno dell’organo decisorio della nuova Autorità di Sistema. Il tutto, attraverso un proprio esponente “da individuare attraverso un concorso nazionale, perché la scelta deve ricadere su una figura di caratura nazionale. Sarebbe un disastro per Brindisi se il rappresentante dovesse essere individuato in base al criterio della vicinanza a questa Amministrazione“.

Riguardo la BMS, il professionista brindisino si dice fiducioso sul futuro della partecipata, che è stata salvata dal decreto Madia: “L’importante è stato sventare il tentativo di spacchettare la BMS e venderla ai privati“. Sul nuovo amministratore Camassa ha aggiunto: “A volte la capacità di un manager prescinde dal suo curriculum; contano anche le qualità caratteriali. Tra un anno valuteremo il suo lavoro”.

Il nuovo modello di sviluppo non può certamente prescindere da cultura e formazione: “Non ci può essere futuro per l’Università di Brindisi senza l’ausilio della Regione. Nella Giunta Vendola prima ed in quella presieduta da Emiliano adesso, c’è una volontà precisa di non far decollare l’Università a Brindisi“. Sul teatro, invece, afferma: “Non è detto che ci debba essere una programmazione di caratura nazionale. Spero che si lavori per coinvolgere i privati, il che non vuol dire chiedere il solito aiuto alle grandi aziende”. C’è spazio anche per una stoccata all’ex dirigente Angelini: “Mia figlia mi ha detto che i dirigenti ed i manager del Teatro alla Scala di Milano prendono meno della Angelini; qui andiamo oltre le fantasie più spinte“.

Infine il notaio ha chiuso la lunga intervista riservando un passaggio a chi attualmente occupa gli scranni del Consiglio Comunale: “La democrazia è degenerata in una corsa ad un accaparramento di voti anche da parte di chi non è all’altezza di rappresentare i cittadini. Ci sono alcuni elementi lì dentro che non sanno nemmeno quello che leggono“. E ancora: “Finché il Signore mi darà la possibilità, sarò in prima linea a battagliare per questa città come ho sempre fatto e come dovrebbe fare qualsiasi cittadino in rapporto alle sue possibilità”.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

5 COMMENTI

  1. Il notaio Errico non si smentisce.
    Prese di posizione preconcette e senza un minimo di fondamento.
    Sul progetto A2A;
    sa di cosa si parla? conosce il progetto? É a conoscenza il notaio, che si tratta di un polo delle rinnovabili in totale assenza di combustione?
    Che ci saranno energie rinnovabili tra cui eolico, termodinamico, fotovoltaico è un sistema di trattamento della frazione organica a digestione anaerobica di assoluta avanguardia di cui Brindisi e la sua provincia hanno urgentemente bisogno?
    Che é previsto un laboratorio di ricerca in collaborazione con le università di Lecce Bari e Brindisi e degli Istituti Tecnici locali a vantaggio degli studenti del territorio?
    Se il notaio Errico avesse avuto il coraggio di candidarsi e avesse vinto le elezioni avrebbe titolo a dettare un programma, ora é totalmente fuori luogo.
    Troppo facile la politica della retroguardia.

  2. Francesco, non per difendere l’operato di Errico che è indifendibile, ma le rinnovabili proposte da A2A sono uno specchietto per le allodole, un progetto sperimentale che andrebbe bene se fosse soltanto questo; invece A2A propone il trattamento di rifiuti circa 70000 tonnellate/anno nel porto, in città, quasi sotto casa tua…
    La cosa seria è che A2A in primis esegua le prescrizioni AIA (smantellamento e bonifica) invece ha presentato ricorso al TAR Lazio; in secundis eventualmente e successivamente alla bonifica, A2A dovrebbe offrire solo produzione elettrica……..

  3. Il Notaio sembra un bambino al quale hanno tolto il giocattolo!!
    A2A è garanzia di cose fatte bene nel campo rifiuti! Io ho fatto una ricerca e ho visto che dove opera A2A la raccolta differenziata è moderna e spinta al massimo. Inoltre fanno continuamente campagne di sensibilizzazione sui!!!
    Gli impianti di A2A sono gingilli, niente odori, pulizia, modernità! Inoltre a Brindisi non propone niente da bruciare, solo impianti di energia rinnovabile da sole e vento, in totale quasi 10Mw, non tantissimi ma neanche pochi e produzione di biogas da immettere in rete e compost x agricoltura biologica!!! Usate Internet per informarvi seriamente , lasciate perdere i Dinosauri che si sono estinti!!!Parla di retroportualita’ come se non ci fosse già abbastanza spazio abbandonato nel porto e nella vicina zona industriale! Che si rimbocchi le mani e ci porti aziende con capitali e progetti pronti sulla retroportualita’ e poi saremo disposti a credergli. Per ora mi tengo stretto A2A.

  4. Preg. Mno, non stiamo discutendo delle capacità tecniche di A2A, ma solo che non ha alcuna concessione, deve solo smantellare e bonificare come disposto dal Ministero.
    Successivamente si potra discutere sull’impianto termodinamico proposto. Riguardo al resto trattamento rifiuti dovrebbe inoltrare altra richiesta per la realizzazione di nuovo insediamento industriale.

  5. …personalmente non lo stimo …per questioni dirette e che mi hanno riguardato , ma devo ammettere che quanto dichiarato in questa intervista è dal mio punto di vista totalmente condivisibile, in particolar modo sul futuro modello di sviluppo, sul porto, sulla cultura e sul concetto fondamentale che lo sviluppo di una comunità deve essere insito in ognuno di noi!

    Le restanti questioni amministrative restano del tutto sconosciute nel merito, non ho adeguata conoscenza degli atti , ma le argomentazioni trattate dal notaio Errico sono ricche di significato e logica e lasciano, per quanto mi riguarda , perplesso chi le ascolta sul profilo della legittimità o liceità di atti che vengono posti in essere dalla Amministrazione . Il mio giudizio è che le questioni trattate nell’ intervista al notaio suscitano perplessità in termini di fiducia e competenza di questa Amministrazione. Una bella intervista . Luca Scagliarini

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