VIDEO – Bilancio, il sindaco Rossi: “La situazione è complessa ma non disastrosa. Attiviamo subito la procedura di riequilibrio, ma nessun aumento di tasse”

BRINDISI – Il Comune di Brindisi, stante il preoccupante stato di conti dell’Ente – ha deciso di aderire al 243 del Tuel (Testo Unico degli Enti Locali), utilizzando, quindi, un “Piano di riequilibrio pluriennale”, una possibilità introdotta nel 2012 e che consente ai Comuni in crisi  strutturale di evitare il dissesto vero e proprio.

Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Riccardo Rossi, alla presenza dell’intera Giunta comunale, nel corso di una conferenza stampa convocata meno di 24 ore fa in cui è stata confermato il grave – “ma non drammatico” ha detto il primo cittadino – stato delle casse comunali, a causa dello squilibrio tra entrate ed uscite.

Per invertire la rotta, dunque, Rossi ha scelto la procedura di rientro in dieci anni, esattamente – ha detto – “come hanno fatto altri Comuni, soprattutto del Sud Italia, tra cui Lecce ed Andria”, solo per citarne alcuni.

Non ci sarà nessun aggravio sulla fiscalità – è stato detto – considerato che a Brindisi la pressione fiscale è già al massimo, così come non aumenterà la Tari, la tassa sui rifiuti, che dipende esclusivamente dai costi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti.

“Un’operazione di riequilibrio assolutamente necessaria – ha detto Rossi – attraverso cui siamo chiamati a spalmare un disavanzo di 25 milioni di euro, accertato al 31 dicembre, in 10 anni”.

“E’ evidente – ha detto il sindaco – che ci saranno dei tagli di spesa un po’ in tutti i settori. Si partirà dal controllo sulla spesa e sui servizi a domanda individuale (ticket impianti sportivi, asili, lampade votive, ecc) che dovranno essere coperti dagli utenti almeno per il 36%; si rivedrà il trasporto scolastico in aree rurali che, ad oggi, viene a costare 17 mila euro annui a studente. Ci sarà il controllo delle assunzioni e sulle partecipate, alle quali è stata già richiesta una maggiore efficienza, mentre è prevista la riapertura della discarica di Autigno”.

Adesso sarà il prossimo Consiglio comunale a decretare lo squilibrio che verrà comunicato alla Corte dei Conti. Poi avremo 90 giorni di tempo per predisporre un Piano di riequilibrio che successivamente dovrà essere ratificato da una delibera consiliare e che, per l’attuazione, dovrà essere inviato ed approvato da Corte dei Conti e dal Mef.

 

1 COMMENTO

  1. Per non aggravare ancora l’esposizione debitoria,l’unica soluzione è tornare a nuove elezioni,ma con la consapevolezza che manderemo al comune gente capace e meritevole.basta con questi inadatti.

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