“La vertenza del gruppo Dema evidenzia, ogni giorno di più, aspetti grotteschi che si traducono in penalizzazioni inaccettabili per il territorio brindisino. Il gruppo vuole chiudere i due stabilimenti di Brindisi (con la perdita di 151 posti di lavoro) ed allo stesso tempo chiede ad Invitalia 22 milioni di euro per un nuovo investimento a Somma Vesuviana. Lo Stato non può sostenere una lotta fra territori, con penalizzazioni economiche ed occupazionali per chi soccombe su decisione aziendale. È questo il motivo per cui ho chiesto un incontro urgente al Ministro per le imprese Urso, a cui confermerò la mia volontà di ostacolare con ogni strumento l’erogazione di denaro pubblico nei confronti di un’azienda che si dimostra inaffidabile e poco rispettosa delle competenze territoriali e dei diritti dei lavoratori. Cose che saranno ben note, ne sono certo, al Prefetto di Brindisi La Iacona. A ciò si aggiungono, infine, anche gli “avvertimenti” che il legale del gruppo Dema continua a rivolgere ai lavoratori brindisini, collegando le legittime proteste al rischio di perdita di commesse”.