Uscita del Comune da “Bocca di Puglia”: atto obbligatorio per legge

Con riferimento all’odierna adunanza dell’Assemblea di Bocca di Puglia, chiamata a prendere atto del recesso del Comune di Brindisi da socio e ad approvare il valore di liquidazione della partecipazione, la Società intende rappresentare quanto segue. Bocca di Puglia ha posto in essere l’unica procedura obbligatoria per legge innanzi alla comunicazione di recesso del socio Comune, atto unilaterale recettizio (ovvero efficace non appena notificato al destinatario) a firma del commissario straordinario Santi Giuffrè. Nessuno è contrario alla presenza del Comune all’interno della compagine societaria, tutti, però, sono obbligati a rispettare le leggi dello Stato, che invece impongono la sua fuoriuscita dalla compagine sociale (Dlgs 175/2016, TU in materia di società a partecipazione pubblica, ecc). Il Comune di Brindisi quest’oggi ha confermato il recesso dalla società prendendo parte ai lavori dell’assemblea non in qualità di socio, ma come presenza autorizzata all’unanimità dall’assemblea. Con riferimento alla determinazione della valorizzazione della quota comunale, la procedura seguita anche in questo caso è stata aderente alle stringenti previsioni disciplinate dal Codice Civile, pertanto, la scelta anticipata dal Comune di avvalersi di quanto disposto dall’art. 2437 ter, ultimo comma, CC rappresenta una scelta opportuna tenuto conto delle responsabilità degli amministratori pubblici che ne potrebbero conseguire. Con riferimento alle affermazioni totalmente false apparse sulla stampa nei giorni scorsi, Bocca di Puglia tiene a precisare che la realtà dei fatti è cristallizzata negli atti societari e nella corrispondenza ufficiale ed è ben lontana dalle ricostruzioni fantasiose quanto inverosimili effettuate.

Bocca di Puglia S.p.A.

2 COMMENTI

  1. UNA TRAGICOMMEDIA ALLA BRINDISINA E SIAMO ARRIVATI AL PUNTO CHE BOCCA DI PUGLIA DA’ LEZIONI DI DIRITTO SOCIETARIO E CIVILE AL COMUNE DI BRINDISI E TANTI SALUTIARE AI MILIONI SPESI PER VALORIZZARE LA STRUTTURA E RENDERE REALE LA VOCAZIONE TURISTICA DEL NOSTRO PORTO,NATURALMENTE I VERI COLPEVOLI NON LI CONOSCEREMO

  2. Come mai il Comune non rispetta la stessa legge dello Stato per uscire dalla compagine societaria delle altre partecipate?

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