UN CONTRIBUTO DI 12.000 EURO DATO DALLA GIUNTA AD UN CENTRO SPORTIVO PER I DANNI DEL COVID, LUPERTI E GRECO: “SI REVOCHI IMMEDIATAMENTE LA DELIBERA”

Non c’è mai fine al peggio nelle vicende amministrative che riguardano il Comune di Brindisi. In data odierna la Giunta Comunale, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Quarta, ha approvato una delibera con cui si concede un contributo di 12.000 euro all’ASD Cedas per la gestione del Centro sportivo situato in via Pellizza da Volpedo. Il tutto, come ristoro per i mancati introiti determinati dal periodo di emergenza-covid.
E’ un fatto gravissimo! Il Comune di Brindisi che, come è noto, versa in precarie condizioni economiche, decide di concedere un contributo di tale entità ad una delle tante società/associazioni che hanno in gestione impianti sportivi, senza aver dato vita ad un avviso pubblico e quindi senza aver verificato la eventuale presenza di situazioni ancora più gravi.
E’ ben noto, inoltre, che a causa dell’emergenza-covid hanno abbassato le serrande definitivamente decine e decine di aziende ed attività commerciali, senza poter usufruire di un solo euro di ristoro, così come hanno definitivamente interrotto l’attività tante società sportive.
Ed è assai preoccupante anche il fatto che a proporre questo contributo sia stato l’assessore ai lavori pubblici e non l’assessore allo sport, così come merita approfondimenti il fatto che dell’ASD Cedas faccia parte, in qualità di dirigente, un consigliere comunale della maggioranza di centro destra.
Il Sindaco Marchionna, pertanto, revochi immediatamente, in autotutela, questa delibera e fornisca gli opportuni chiarimenti al consiglio comunale sull’ennesima “scivolata” dell’Amministrazione Comunale che lui presiede.
Lino Luperti e Michelangelo Greco – consiglieri comunali
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1 COMMENTO

  1. Il caso, come segnalato, dovrebbe investire de plano tutti i consiglieri di opposizione ed in particolare il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in cui milita l’avv. Roberto Fusco, attento osservatore di problematiche come quelle sopra rilevate. Resta di fatto che quanto sopra riportato costituisce grave irregolarità amministrativa e contabile che deve essere superata, fermo restando tutte le azioni da intraprendere nei confronti degli Organi di Programmazione e di Esecuzione per i danni erariali eventualmente subiti dall’Ente.
    Brindisi, 27/03/2024 Franco Leoci

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