Tre appuntamenti a Castellana Grotte per scoprire il valore della bellezza. EmozionARSi – viaggio tra musica, arte e letteratura

Parole, immagini e note nel segno della cultura e della bellezza: dal 2 al 25 settembre prenderà vita nel chiostro alcantarino del Santuario “Maria della Vetrana”, a Castellana Grotte, “EmozionARSi”, festival promosso nell’ambito del cartellone di eventi “Piazze d’Estate”, con il patrocinio del Comune, delle Grotte di Castellana e de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

Tre serate che animeranno un luogo assai suggestivo, costruito tra fine ‘600 e inizio ‘700, che ha per la cittadina un valore storico e identitario molto importante (in caso di maltempo, gli eventi si svolgeranno nell’attigua chiesa francescana).

Si comincia sabato 2 settembre, alle 20:15, con “Pensieri a pagine aperte – Intervista con la storia”, un racconto inedito e particolare della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, a cura dell’attrice Giusy Frallonardo e del giornalista Sebastiano Coletta. Spetterà all’attrice castellanese dare tono alle parole di una giornalista innamorata della verità, una donna libera che ha vissuto fino in fondo senza mai rinunciare alla propria indipendenza critica. Dall’amore per il poeta greco Alekos Panagulis, destinato a infrangersi tragicamente, alla posizione ideologica – assunta in seguito alle stragi dell’11 settembre 2001 – contro ciò che le sembrò un attentato all’intero Occidente e alla sua cultura.

Una società, la nostra, che ha il dovere di rispettare profondamente la donna, di cui Emanuele Triggiani, nell’ultimo saggio “L’arte in rosa. Le donne nella storia dell’arte” (ed. “Di Pagina”), traccia un interessante percorso che mette in luce l’eredità artistica femminile, ancora oggi, spesso, poco considerata. Mercoledì 13 settembre, alle 20, spazio, dunque, all’arte con “Ut pictura poesis”: nel presentare il libro, il docente di storia dell’arte all’IISS “Marco Polo” di Bari, in dialogo con Coletta, parlerà di donne che, nell’arte, hanno avuto un posto di rilievo: basti pensare, su tutte, ad Artemisia Gentileschi, che ci ha consegnato alcuni tra i lavori più esemplari della pittura caravaggesca. Sarà l’attrice Giulia Pace a leggere alcuni passi dal famoso processo che vide coinvolta la giovane artista nel 1612, violentata un anno prima dal collega Agostino Tassi. Dall’antichità all’epoca contemporanea, il libro conduce agilmente alla conoscenza di pagine, talvolta, meno note dell’arte, ma dall’infinito valore per l’intera umanità.

Immagini che trasmettono emozioni profondissime come la musica che, lunedì 25 settembre, sempre alle 20, concluderà il Festival. Al pianoforte la brindisina Stefania Argentieri, docente al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Le mani agili, sensibili ed energiche della giovane e affermata concertista, allieva dell’indimenticata Paola Bruni e di Pierluigi Camicia, sfioreranno le corde dell’anima nel concerto “Allegro molto con fuoco”, che prende il titolo dall’ultimo dei 12 Étude op. 25, composti da Fryderyk Chopin tra il 1832 e il 1836. Il compositore polacco protagonista della serata insieme a Pëtr Il’ič Čajkovskij, del quale sarà eseguito il primo movimento della “Grande Sonate” in sol maggiore per pianoforte op. 37, in un viaggio intriso di suggestioni romantiche.

Un’occasione preziosa, il Festival, per scoprire quanto l’arte, la musica e la letteratura abbiano da raccontarci e, attraverso la bellezza e le emozioni, crescere nella conoscenza e nell’umanità.

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