BRINDISI – “Trasmutazioni & Trasmigrazioni 2 – Roma-Brindisi”: si chiama così la mostra promossa dal Comune di Brindisi – Assessorato alla Cultura (13 – 23 luglio) in cui verrà presentata una rassegna di opere di Antonio Aportone scelte in funzione di un percorso di riflessione conoscitiva impostato su Dualità nei poli estremi dell’Appia Antica, Regina Viarum che metteva in relazione l’origine delle culture occidentali (quella greca e quella romana) e la comunicazione tra mondi conosciuti (quello occidentale logico-allegorico e quello orientale meditativo-simbolico).

La riflessione per dualità implica apertura e confronto tra ambiti e dimensioni diverse (come nelle Superstringhe e nell’Etanglement). Tra tutti i dualismi ci si orienta verso alcuni tra i più evidenti: tra terra e spazio, tra dimensioni tangibili e non tangibili, tra visibile e invisibile, tra Arte e Fisica. Si può cominciare dalla Grecia antica dove sono avvenute (in Occidente) proprio le speculazioni filosofiche sui dualismi e sul Cosmo. Il metodo scientifico è da sempre alla ricerca di affinamenti attraverso strumentazioni di indagine. Le discipline artistiche dal canto loro sperimentano dimensioni immaginativo-visionarie e salti d’intuizione per recuperare prospezioni e fluttuazioni pre-visive… Il progetto espositivo vuole mettere a confronto alcune ‘dimensioni’ e ‘ concezioni’ spazio-temporali , con il contributo di apporti visivi, auditivi e percettivi. Esso è frutto di una riflessione (ormai pluridecennale) che analizza i ‘fenomeni trasformativi’ in quanto processi dinamici ininterrotti che investono quella molteplicità di fenomeni, in un ‘movimento vitale’ che coinvolge ‘materie’ ed ‘energie’.




Le opere tendono ad essere ‘immagini concettuali’ per indagare i rapporti tra ‘materia chiara’ e ‘materia oscura’ che da sempre si dissociano o si riassociano mosse da energie (anch’esse chiare ed oscure) in una fluttuazione continua negli spazi (determinati ed indeterminati) in attesa di sensate (per noi) configurazioni e determinazioni . La tematica sottesa alle opere è dunque “l’estensione energetica delle materie e delle forme-pensiero” (tra dimensioni visibili e nascoste, tra dimensioni umane,sociali e sovra-sensibili, tra Occidente ed Oriente, etc.). E’ una ricerca legata a riflessioni afferenti alla ‘Fisica teorica’ quanto alla ‘Teoria della conoscenza’, alla riflessione sullo Statuto del fare artistico in relazione alle possibili visioni antropiche di interpretazioni cosmiche. Essa verte sulle condizioni “energetiche” in un ciclo di mutazioni che lega il sentire umano e le collocazioni spazio-temporali (nella dialettica tra visibile e invisibile). Come in molte ricerche dell’arte contemporanea si mira a catturare ‘l’attimo’, tra ‘inconsistenza’ e ‘durata’ , tra il ‘non è ancora’ ed il ‘non è più’, nell’impossibilità di fermare gli eventi, a capirne le modificabilità o gli ‘stati in transito’. La Mostra si sviluppa al primo livello del palazzo rinascimentale : le sale vedono prima lo svolgersi di un percorso cronologico delle opere per giungere alle sale con le realizzazioni più recenti in cui si cercano delle interazioni sia audiovisive (con il tessuto sonoro dei lavori di Giacinto scelsi) , sia rimandi antropicoconcettuali ( agli apporti ‘energetici’ di persone che hanno operato per coinvolgimenti e mutazioni collettive). Nelle prime sale sono presentati alcuni tra i primi lavori , dedicati all’idea di energie e transizioni….. Nelle successive sale si trovano ricerche su energie in “espansione” (espresse in tensioni filamentose, vortici e ondulazioni). Nelle sale conclusive i lavori più recenti: con opere dedicate ai mutamenti energetici (trasmutazioni ad opera di energie chiare ed oscure) e all’espansione di frammenti in ri-configurazione (trasmigrazioni delle materie). La sintonia da instaurare con il luogo espositivo è nella ricerca di uno statuto del fare artistico che guarda ai dualismi come le città di Roma (cultura inclusiva e rielaboratrice) e Brindisi ( eredità della Magna Grecia e ponte verso l’Oriente) possono rappresentare nel proprio specifico (polarità) e un rimando ai territori ulteriori (così come ad altre discipline) verso oriente (ove indirizzava la Regina Viarum) nella ricerca di compensazioni tra scientificità e trascendenza…. I lavori sono integrati da un ’tessuto sonoro’ con opere di Giacinto Scelsi (individuate con la consulenza della Fondazione Isabella Scelsi), da notazioni scientifiche e da binomi di personaggi storici che, in ambiti diversi, hanno dispensato le loro energie vitali per una mutazione collettiva ( come J.Beuys, V.Guerin, R.Parks, A.San-Suu-Ky, P.Soleri, R.Steiner etc.). Nella saletta-video saranno proposti clip sulle dimensioni cosmiche ed estratti della conferenza svoltasi a Roma nell’Autunno 2016.

Inaugurazione il 13 luglio alle ore 18,00.

LASCIA UN COMMENTO