Tari, ADOC: “Invitiamo la politica ad analisi e proposte che tutelino gli interessi di tutta la comunità, partendo da contrasto evasione fiscale”

giuseppe zippo

TARI – In un periodo di grande sofferenza per le casse comunali, al limite del collasso, per motivazioni non sempre riconducibili ai tagli imposti dai governi centrali, si susseguono gli interventi di chi dispensa consigli e strategie sulla rimodulazione dell’imposizione fiscale comunale. Interventi che non tengono minimamente conto di provvedimenti nazionali che mostrano interesse ad alcune categorie riconducibili ai settori produttivi posticipando quelli per famiglie, lavoratori e pensionati a data da destinarsi. Chi oggi auspica una riduzione della Tari per le imprese rischia di trascurare gli interessi collettivi per una serie di motivi primi tra i quali il fatto che il costo del servizio è a totale carico dell’utenza e quindi minori entrate presuppongo una maggiore pressione fiscale per altri contribuenti. La situazione circa i servizi non resi nella zona industriale è ben nota così come quella relativa a zone residenziali che non usufruiscono di una serie di servizi legati all’appalto di igiene urbana raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il riferimento è alle contrade sconosciute da anni alla “normale amministrazione” ma non al fisco. Ma c’è di più! Nel 2015 con la rimodulazione della TARI, tanto contestata, non tutti sono nelle condizioni di poter recriminare qualcosa, anzi! Mentre per le abitazioni tipo di 100 mq a seconda dei componenti il nucleo famigliare si sono registrati incrementi dal 5% al 61% di contro si sono registrati risparmi sino al 57% guarda caso a beneficiarne  le attività industriali con capannoni di produzione, – 40% per le attività artigianali produzioni beni specifici, – 27 % per stabilimenti balneari, piscine e simili e – 23 % per esposizioni ed autosaloni solo per fare qualche esempio. Invitiamo, pertanto, la politica ad analisi e proposte che tutelino gli interessi di tutta la comunità amministrata partendo da una seria lotta all’evasione fiscale e agli sprechi. Abbiamo, inoltre, la pressante necessità di azioni mirate ad abbattere i costi gestionali del servizio consentendo di liberare risorse utili alla diminuzione della pressione fiscale. Sulla predisposizione del bilancio comunale, sulla pressione fiscale e qualità dei servizi invitiamo l’amministrazione comunale ad aprire quanto prima un confronto per evitare analisi superficiali che al pari degli allarmismi rischiano di determinare scelte azzardate.

Il Presidente provinciale Adoc

Zippo Giuseppe

 

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