Tagli province, UPI scrive direttamente al Presidente Mattarella

ROMA – Le Province sono state sì confermata dal risultato dello scorso referendum del 4 dicembre, ma continuano a tagliare loro fondi. Ecco che interviene direttamente Achille Variati, presidente dell’UPI, Unione delle Province d’Italia, il quale scrive direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Illustre Signor Presidente, in qualità di Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, mi corre l’obbligo di informarLa rispetto alla gravissima situazione che si è venuta a creare riguardo alle Province e ai servizi essenziali che queste erogano ai cittadini. Questi enti, – che a seguito del risultato del referendum sono state confermate tra le istituzioni costitutive della Repubblica – a causa dei tagli insostenibili cui sono state sottoposte a partire dalla manovra economica del 2015, che Le abbiamo già rappresentato in un precedente incontro, sono nell’impossibilità di predisporre i bilanci per il 2017. La conseguenza di questa emergenza avrà, se non risolta, ripercussioni pesantissime sui servizi ai cittadini, la cui erogazione non potrebbe più essere garantita. Il Governo uscente, dopo un lungo confronto avuto negli scorsi mesi, aveva riconosciuto la gravità di tale situazione, tanto che aveva previsto di inserire interventi correttivi in grado di assicurare il finanziamento delle funzioni fondamentali dell’ente, nel passaggio in Senato della Legge di Bilancio 2017. Con l’apposizione della fiducia però tale possibilità è venuta a mancare e sono rimasti irrisolti tutti i nodi riguardanti gli Enti locali, Province e Città metropolitane in particolare. Ritengo indispensabile informarLa che se non si individuerà un provvedimento straordinario attraverso cui risolvere tali questioni, nessuna Provincia sarà in grado di predisporre i bilanci per il 2017 con la conseguente interruzione dell’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini. Mi rivolgo a Lei, Garante della Costituzione, certo di potere contare sulla Sua sensibilità più volte espressa riguardo al dovere da parte di tutti i livelli istituzionali della Repubblica di garantire ai cittadini uguali diritti e assicurare alle comunità e ai territori pari opportunità di potere partecipare alla crescita del Paese e favorirne lo sviluppo”.

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