Spira forte la tramontana a Palazzo di Città: Giuffrè pone le basi per un futuro diverso

BRINDISI – Spira forte la tramontana a Palazzo di Città, spalanca le finestre fino ad ora sigillate e ripulisce (almeno in parte) gli uffici comunali dalle ragnatele che la politica aveva lasciato si creassero per convenienza ed incompetenza.

Santi Giuffrè, il Commissario Prefettizio chiamato a traghettare la città alle prossime elezioni amministrative, non sta disattendendo le aspettative della gente che crede ancora in una Brindisi migliore e nella giornata di ieri ha posto le basi per una rivoluzione destinata a lasciare il segno.

La dotazione organica dirigenziale del Comune di Brindisi, in tutti questi anni, ha presentato un’anomalia: i dirigenti a tempo determinato superavano numericamente quelli in pianta stabile, assurti al ruolo dirigenziale tramite concorso pubblico. La legge (art. 110, c. 1 del TUEL) attualmente prevede che massimo il 30% delle qualifiche dirigenziali possa essere riservato a figure a tempo determinato. È oramai orientamento consolidato quello che ritiene che i dirigenti precari possano essere maggiormente permeabili alle pressioni della classe politica, dato che la conferma nei ruoli apicali dipende anche dal rapporto “fiduciario” che si instaura con la stessa. Per tale ragione la legge e le direttive dell’Anac vanno nella direzione di riservare solo una piccola parte della dotazione organica a tali figure a tempo determinato, in modo tale che l’apparato tecnico possa quanto più è possibile operare secondo terzietà ed autonomia: un dirigente a tempo indeterminato, come è facilmente intuibile, potrà garantire maggiormente tali esigenze poiché conserva il suo ruolo a prescindere dalle logiche fiduciarie. Ed è proprio questo concetto cardine che il Commissario ha voluto stabilire con forza: la destituzione dell’avv. Trane da dirigente del settore Affari Legali, infatti, non è figlia di una valutazione sul merito dell’operato del professionista, ma è il frutto di una applicazione di una disposizione normativa secondo la quale l’incarico di un dirigente a tempo determinato cessa con la fine della consiliatura. Nel caso di Trane (che ha operato per ben 18 anni in proroga), poi, non vi è alla base neppure un rapporto contrattuale con l’ente comunale, in quanto lo stesso non è vincitore di concorso pubblico come funzionario, ma è stato direttamente indicato come dirigente dal sindaco Antonino, per poi ottenere di volta in volta la proroga della fiducia da parte dei sindaci che si sono susseguiti. Gli altri dirigenti ad interim confermati fino al 31 dicembre 2017, invece, sono temporaneamente rimasti al loro posto in quanto comunque vincitori di un concorso pubblico che li ha visti entrare nel Comune come funzionari.

L’altra novità importante introdotta dal Commissario riguarda la riorganizzazione dei settori: basti pensare che l’Amministrazione Carluccio voleva portare il numero di dirigenti da 9 ad 11. Il dott. Giuffrè, in totale controtendenza, ha invece ridotto i settori da 13 a 12, lasciando momentaneamente vacanti l’Ufficio di Gabinetto e quello di Presidenza del Consiglio e coltivando l’idea di contrarre ulteriormente le aree operative in un futuro prossimo. Ciò, grazie ad una certosina opera di razionalizzazione ed efficientamento della macrostruttura che comporterà un conseguente risparmio di risorse economiche.

Ma quello che realmente potrà consentire un cambio di passo alla macchina amministrativa riguarda la predisposizione di tre bandi di concorso per riassegnare i settori occupati ad interim. A tali concorsi potranno ovviamente partecipare gli attuali dirigenti a tempo determinato, ma anche gli esterni: tale scelta, adesso possibile grazie allo sblocco delle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni, permetterà di elevare notevolmente la competitività nei ruoli apicali, e di conseguenza la qualità. I tre concorsi, nelle volontà del Commissario, assegneranno tutti una qualifica dirigenziale a tempo indeterminato: ciò, tuttavia, non è ancora certo in quanto è possibile che per esigenze tecniche o economiche uno dei tre posti possa essere assegnato a tempo determinato. Aumentare il numero di dirigenti in pianta stabile permetterà comunque di elevare il livello diffuso di terzietà della dotazione organica e, come detto, quello della qualità, qualora un partecipante esterno dovesse rivelarsi accademicamente più meritevole di un funzionario promosso dirigente ad interim.

Tra l’altro ciò che la legge richiede è una selezione pubblica che si basi su una comprovata esperienza professionale (art. 110, c. 1 del TUEL, come modificato nel 2014): pertanto la procedura concorsuale è un elemento di ulteriore trasparenza che il Commissario ha voluto introdurre, in quanto astrattamente si potrebbe procedere anche mediante selezione pubblica per titoli.

Insomma, una mossa indubbiamente positiva quella messa in campo dal dott. Giuffrè, che attraverso la mera applicazione della legge (TUEL, TU sul Pubblico Impiego come modificato dal decreto Madia) e delle direttive dell’Anac consegna alla città una macchina amministrativa che in futuro potrà funzionare meglio, al netto ovviamente di una classe politica che dovrà necessariamente compiere un salto di qualità per uscire fuori dallo squallore nel quale sguazza da diversi anni.

Andrea Pezzuto
Redazione

5 COMMENTI

  1. Siamo sicuri che il Commissario stia procedendo per il “bene” della città?
    Confermando la dirigenza precedente “definita politica ed a rotazione” crea delle situzioni di priorità “titoli di carriera “da utilizzare nei prossimi concorsi.
    E’ corretto e giusto che un commissario espleti dei concorsi considerando che dovrebbe svolgere solo l’ordinario e non blindare l’Amministrazione per i prossimi 30 anni.
    Mi sarei aspettato dal Commissario un azzeramento totale delle nomine dirigenziali e l’assunzione a tempo determinato di dirigenti esterni all’ambiente l’asciando alla futura Amministrazione politica il compito di programmare il futuro.
    Riguardo all’avv.Trane non dobbiamo preoccuparci presto sarà assunto in una delle partecipate propabilmente la BSM con un concorso farsa come il precedente.
    Commisario come mai è venuto a Brindisi? per favore c’è lo dica!

  2. Ma……se sei bello,titrano le pietre……se sei brutto ti tirano le pietre. Non si è mai contenti,ma in fondo forse è meglio così.

  3. Gentile Maurizio, con la sua proposta si andrebbe incontro alla situazione che c’è adesso. La classe politica che ha governato negli ultimi anni non si è mai assunta delle responsabilità “concorsuali” altrimenti non ci saremmo trovati ad avere più dirigenti a tempo determinato che indeterminato, azzerando tutti i vertici dirigenziali ed affidarli a ruoli a tempo determinato, porterà ai politici maggiori “sudditi”. C’è da aggiungere che il Comune di Brindisi a quanto pare è allergico ai concorsi visto che ce ne sta uno in piedi da anni e che forse a fine agosto si farà un ulteriore passo. Consideri signor Maurizio che gli uffici del Comune non hanno personale, le delegazioni stanno chiudendo perchè la gente va in pensione e non c’è nessuno che ricambi, e nonostante tutto non si prende la decisione di effettuare qualche concorso. Credo che per la delicatezza dell’argomento prorpio il commissario sia la persona più indicata a prendere queste decisioni e magari qualche decisione nei confronti della BMS, visto la sua imparzialità e la mancanza di interessi politico-elettorali

  4. Preg.mo Francesco,
    le tue osservazioni confermano i miei sospetti: se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi (citazione sicula)…..

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