BRINDISI – Nel pomeriggio del 20 aprile scorso, le attività info-investigative condotte dalla Sezione Antidroga della locale Squadra Mobile hanno dato contezza di un gravissimo episodio avvenuto nelle campagne poco fuori Brindisi.

In quella stessa mattinata, il titolare di un’azienda agricola, mentre si trovava in una masseria insistente in una contrada della periferia brindisina, è stato raggiunto da un veicolo da cui è uscito un individuo che lo ha minacciato con una pistola.

Gli investigatori della Mobile si sono adoperati, non appena saputo del fatto, per riscontrare quanto accaduto, ma non vi erano denunce, atti formali o segnalazioni di accadimenti simili a quanto appreso.

Individuato, però, il sito in cui l’intimidazione doveva essere avvenuta, gli operatori dell’Antidroga della Squadra Mobile brindisina, con l’ausilio di personale specializzato di Polizia Scientifica, hanno effettuato un accurato sopralluogo che ha portato al rinvenimento di un bossolo esploso di una cartuccia calibro 7,65.

A questo primo riscontro circa l’effettiva veridicità delle acquisizioni investigative, è seguita una verifica dell’intera masseria e dei dintorni della medesima per individuare impianti di registrazione video che avessero una qualche utilità per le indagini.

Rilavata la presenza di telecamere, gli investigatori hanno proceduto alla visione dei filmati registrati, riuscendo a ricostruire la sequenza dei gravi accadimenti nota ancora solo per sintesi.

Un’autovettura da cui fuoriusciva un individuo ha raggiunto l’imprenditore agricolo e il veicolo di questi parcheggiato qualche metro più in là. Poi le immagini hanno restituito una scena che vedeva i due soggetti interagire tra loro e quello che aveva raggiunto l’imprenditore alzare il braccio come se puntasse qualcosa verso l’auto della vittima. Dopo di ciò, l’uomo che aveva esteso il braccio come per puntarlo è risalito a bordo del mezzo con cui era giunto sui luoghi – individuato dai poliziotti nel colore, modello e marca – e si è allontanato.

Intuita l’evoluzione dei fatti, a quel punto gli operatori della Squadra Mobile hanno rintracciato il veicolo di quella che si riteneva essere la vittima e, sempre attraverso accurati accertamenti e rilievi effettuati con l’ausilio di personale tecnico della Polizia Scientifica, hanno verificato l’esistenza, sulla portiera lato guida del mezzo, di un foro riferibile alla possibile esplosione di un colpo di arma da fuoco.

Tutto collimava con le acquisizioni info-investigative anche se non vi erano denunce del fatto. Il passo successivo era quindi quello di individuare il veicolo a bordo del quale era giunto sui luoghi il presunto “sparatore” così da risalire all’identità di quest’ultimo. Cosa in cui gli operatori dell’Antidroga sono riusciti poco dopo.

Successivamente, il rintraccio ed il conseguente interrogatorio della vittima, oltremodo provata dall’accaduto, ha chiarito che l’assalitore, identificato come Walter Margarito di 38 anni aveva richiesto di rientrare di un vecchio prestito risalente al un anno e mezzo prima.walter margarito

Le oltremodo violente modalità per giungere alla riscossione, l’impiego di una pistola, l’esplosione di un colpo sulla portiera del veicolo e uno in aria per aumentare la pressione intimidatoria rappresentavano fatti di estrema gravità e dimostravano l’elevata pericolosità di colui che le aveva poste in essere.

Margarito è stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere, in ordine agli ipotizzati reati di tentata estorsione, porto illegale di arma da fuoco, danneggiamento di beni altrui e spari in prossimità di luoghi abitati.

Dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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