BRINDISI – Il 6 novembre 2016 avevamo realizzato un reportage a Punta del Serrone, denunciando la grave situazione di degrado in cui imperversa sistematicamente (https://www.newspam.it/punta-del-serrone-ritorna-linferno). Ventitre ettari di paradiso – scrivevamo – che rischiano oggi di ritornare un inferno. Due milioni di Euro hanno permesso, con un colpo di spugna, di liberare la zona dallo squallore alla quale l’aveva relegata la miseria umana; la ditta che ha svolto i lavori ha recuperato ben 135 tonnellate di amianto e 20.000 tonnellate di materiale di ogni altro genere. Questi i numeri dell’operazione titanica voluta dall’amministrazione Mennitti per regalare ai brindisini ed ai turisti un vero e proprio parco sul mare, con tanto di macchia mediterranea, di percorsi vita e di passerelle in legno in stile americano. Adesso, però, l’intera area è nuovamente nel degrado più totale.
La stessa denuncia è arrivata nei giorni scorsi, dalle pagine di un’altra testata on line locale che afferma che la manutenzione dell’area spetta alla Brindisi Multiservizi.
E così, stamattina, si è tenuto un sopralluogo a cui hanno preso luogo tecnici e dirigenti comunali, l’assessore Francesca Scatigno ed il dottor Giovanni Nardelli. Ed è quest’ultimo a parlare: “Il sopralluogo fatto questa mattina tendeva a valutare quanto era emerso da quelle che erano le denunce pubbliche venute fuori circa lo stato di degrado di Punta del Serrone. Per poter evidenziare un livello di degrado, innanzitutto, occorre partire dall’individuazione dell’area. Quella non è un’area a verde qualunque e non può essere confusa come un’area a verde urbano. E’ un’area a verde extraurbano ed ha una potenzialità in più. E’ un’area individuata come naturalistica. Lì è stata individuata una importante specie botanica, inserita nella lista rossa della piante da proteggere, tanto da mettere nelle condizioni l’Amministrazione comunale, qualora dovesse ravvisare questa esigenza a tutela del territorio, di avanzare istanza alla Regione per farlo diventare un sito di importanza comunitario. Non dobbiamo scandalizzarci se le mareggiate forza 45 ci portano tutte le schifezze che il mare, purtroppo, ci porta sulla costa. Questo non è un degrado. Non è colpa nostra ciò che ci porta il mare. E’ una azione che ci mette nelle condizioni di programmare una azione comune. Infatti, lunedì mattina abbiamo un incontro con l’Ufficio Forestale della Regione Puglia, che ha già garantito una sorta di collaborazione per pulire il tratto costiero dai detriti provenienti dalle mareggiate. Se qualcuno dovesse intercettare qualcosa che appartiene ai rapporti intimi che nottetempo o di giorno vengono consumati lì, non è colpa di nessuno”.
Ad ogni modo, dal sopralluogo è emerso che la competenza della pulizia di quell’area nop della Brindisi Multiservizi.