BRINDISI – Ennesimo scatto matto all’economia cittadina.

Proprio domenica scorsa Newspam trattò il sempre più desertico lungomare, in cui l’economia del luogo, almeno in inverno, pare essere vera e propria utopia, o quasi.

Oggi, ci spostiamo di qualche metro e troviamo una condizione, se possibile, ancora più critica, per la città in sé, per il commercio e per i cittadini. Parliamo della zona Sciabiche, precisamente di via Revel, subito dopo piazzale Lenio Flacco.




Il posto è di una bellezza disarmante e suggestiva, con pertugi e scorci che ricordano la Brindisi ‘ti na vota’. Ovviamente, vi sono anche tante attività commerciali ben avviate, da ristoranti e pizzerie a pub. Però, ultimamente qualcosa stride con i fruitori della zona, commercianti e residenti.

Da un annetto è stato installato un varco elettronico all’ingresso di via Revel, in cui è vietato il transito alle auto non autorizzate. Il sensore ZTL è attivo h24 e più di qualcuno, oggi, inizia a manifestare un certo ‘mal di pancia’. Si tratta dei commercianti ed avventori dei tanti locali esistenti in zona. Infatti, da quando è attivo il varco, la cui presenza potrebbe essere o è utile per evitare di far respirare lo smog delle auto a chi tranquillamente è seduto a tavola, i proprietari dei locali lamentano un notevole calo degli introiti, perché è stato riferito loro dai clienti “non veniamo più a mangiare lì in quanto non si può arrivare con la macchina (la multa, infatti, per chi infrange il divieto è pari a 96 euro, ndr)”. Che tradotto vuol dire: “non veniamo perché siamo ‘comodi’ ed abbiamo questo tipo di mentalità che nessuno mai ci toglierà”. Ma al di là della polemica sulle usanze del brindisino medio, il dato sconcertante è la sempre più latente crisi dei ristoratori di via Revel.

Il varco in questione, inoltre, sta arrecando seri disagi agli abitanti della medesima via. I residenti sono per lo più persone anziane, bisognose di essere accompagnate o prelevate da sotto casa propria con l’auto. Così, i figli di queste persone, i quali risiedono altrove, sono costretti a lasciare la vettura a molte centinaia di metri di distanza e costringere l’anziano genitore a camminare a piedi, magari anche sotto le intemperie.

Penalizzati, e non poco, anche i tantissimi pescatori che hanno ormeggiata la propria barca nella rientranza ultima della zona. Non tutti sono residenti in quelle case e per loro, arrivare fino al mare, per lavorare, diventa assai disagevole. Capiamo bene che non possono permettersi quotidiane multe che sfiorano le 100 euro.barche

Questa è la situazione generale. Ma, convinti della bontà del marchingegno, si potrebbero palesare alternative valide. Innanzitutto, creare appositi pass per i familiari delle persone anziane più bisognose dell’auto. Poi, almeno per tutto l’inverno, lasciare libero il passaggio, mentre d’estate tenerlo attivo.

Certo, resta paradossale che, per la ‘spicciola mentalità’ media della città, parte dell’economia sia messa in ginocchio.




Tommaso Lamarina
Redazione

1 COMMENTO

  1. Sono passato proprio poco fa, per quanto ero attento, se c’è questo varco elettronico io non ho visto proprio nulla, xché una cosa così importante deve essere ben visibile.

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