Scattano le manette per Luigi Patisso, uno dei protagonisti di“Cuorineri”, romanzo-verità di esordio di Simona Pino d’Astore che dice: “Io credo ancora nel suo cambiamento”

L’arresto è avvenuto lo scorso 15 luglio nell’ambito dell’inchiesta condotta dai poliziotti della squadra mobile denominata “Incanto”. Le accuse mosse contro il 35enne brindisino sono di estorsione aggravata e turbativa d’asta. Le indagini prendono il via a partire da ottobre 2018, con l’arresto di De Giorgi e Giosa, avvenuto in seguito alla denuncia di alcuni cittadini che venivano “invitati” con minacce a desistere all’acquisto o al rilancio di offerte per l’acquisto di beni immobili posti all’incanto. Secondo quanto si legge dagli atti del Gip, Patisso “per nome e per conto di Fimmanò esercitava pressanti azioni estorsive nell’ambito delle esecuzioni immobiliari presso il tribunale di Brindisi”.

Patisso negli ultimi mesi aveva fatto parlare di sé in quanto uno dei tre protagonisti di “Cuorineri” (Graus Edizioni), romanzo-verità i cui fatti si svolgono sullo sfondo di una Brindisi deturpata dal malaffare, contrabbando e spaccio. Luigi Patisso è stato protagonista, insieme a Franco Altavilla, e Luigi Narcisi, dei racconti di storie vere segnate da rapine, omicidi, reati penali da scontare in carcere per conto di una criminalità organizzata che sembra essere l’unica strada da percorrere per i tre protagonisti; il romanzo, infatti, sottolinea come diventare professionisti del malaffare (così li definisce l’autrice) sia la diretta conseguenza di un’infanzia dominata dalla povertà e dalla privazione, da genitori anaffettivi o violenze domestiche; di un’adolescenza in cui l’ossessione di arricchirsi diventa un bisogno impellente, così come la necessità di emergere nel ruolo di leader del gruppo. Agli occhi dei protagonisti, quindi, la vita del mafioso appare come una chiave d’accesso all’agiatezza e alla gloria a cui hanno sempre aspirato. Ben presto, però, questo stesso stile di vita ardentemente desiderato costringerà i personaggi a sacrifici sempre più grandi: la salute, gli affetti, l’integrità. Sarà proprio il richiamo di quest’ultima che porterà Narcisi e Patisso alla decisione di cambiare, di cominciare a vivere all’insegna dell’onestà, di investire in istituzioni cittadine non più corrotte, sostenendo la candidatura di Anna, ex-compagna di classe di Narcisi, come sindaco di Brindisi.

L’autrice, Simona Pino d’Astore, afferma: «Il romanzo “Cuorineri”, nonostante gli ultimi fatti di cronaca vedano come protagonista uno dei “pentiti” al centro del libro, conserva la sua positività in quanto storia di redenzione e mantiene integro il suo messaggio: è sempre possibile uscire dalla malavita.
L’indagine che ha determinato l’arresto di Patisso è partita da fatti risalenti allo scorso ottobre, mentre l’inizio del percorso di legalità è successivo ai fatti dell’inchiesta. Quando ci siamo conosciuti, Patisso aveva già cominciato il suo percorso di reintegro sociale sostenendosi attraverso la sua pagina umoristica su Facebook “Padre vs figlio –diabolico”. È giusto, come è ovvio, che chi ha sbagliato si assuma la responsabilità dei propri errori e ne paghi le conseguenze. Ho piena fiducia in lui, e credo che abbia tutte le potenzialità per poter proseguire nel suo percorso di redenzione. Sono convinta che i nostri confronti verbali circa la sua vita passata e il suo percorso siano serviti come spunto di riflessione e sprone per continuare sulla via della rettitudine. Sto chiedendo un incontro con lui attraverso il giudice che ha emesso la sentenza. Spero di poterlo incontrare nei prossimi giorni».

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