Una task force coordinata dalla Direzione centrale vigilanza, affari legali e contenzioso dell’Ispettorato nazionale del lavoro e composta da ispettori dell’Agenzia, di Inps e Inail, spiega l’Inl in una nota, “ha accertato gravi violazioni in capo alla societa’ di volo irlandese. L’accertamento ha riguardato, al momento, il solo periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2014”. Ryanair, secondo quanto accertato dagli ispettori, “ha violato la normativa in materia previdenziale ed assicurativa anche attraverso un illecito ricorso a manodopera dipendente da societa’ terze, con base negli aeroporti italiani di Bari, Orio al Serio (Bergamo), Pisa, Roma, Brindisi, Cagliari, Catania, Lamezia Terme (Catanzaro), Milano Malpensa, Palermo, Pescara, Alghero e Trapani”.
In particolare, nel corso del 2014, prosegue l’Ispettorato, “Ryanair si e’ avvalsa delle prestazioni di circa 600 unita’ di personale dipendente da 6 societa’, peraltro registrate come societa’ di trasporto aereo senza averne i requisiti, violando la normativa sulla corretta commisurazione degli imponibili contributivi relativi alla cosiddetta indennita’ di volo, sulle somme dovute e non versate al Fondo tesoreria Inps, sulle somme dovute per le mensilita’ aggiuntive e 13/ma mensilita’. Le somme ascritte a debito della compagnia irlandese ammontano a complessivi 9.228.460,56 euro a titolo di contributi e di somme
aggiuntive. Gli accertamenti proseguono con riferimento alle annualita’ successive, in relazione alle quali si stanno approfondendo i rapporti tra Ryanair e non meno di 70 societa’ terze. Le attivita’ accertative dell’Ispettorato nazionale sono state inoltre estese ad altre compagnie di volo che operano su tutto il territorio nazionale”, conclude la nota.