LECCE – E’ slittata per una presunta incompatibilità parentale la decisione del tribunale del Riesame di Lecce sul ricorso presentato dal sostituto procuratore Raffaele Casto, il pm di Brindisi che ha chiesto l’arresto ai domiciliari o, in subordine, la misura interdittiva dall’incarico per un anno per Ugo Patroni Griffi.
Come si ricorderà, quest’ultimo è indagato per falso in atto pubblico per induzione nella procedura relativa alla realizzazione della recinzione di via Del Mare a Brindisi, assieme – tra gli altri – all’ing. Francesco Di Leverano.
Nel corso dell’udienza, il giudice del Tribunale del Riesame Pia Verderosa, componente del collegio, ha dichiarato di astenersi dal procedimento per incompatibilità rilevando come la proroga di alcune intercettazioni telefoniche riguardanti un altro indagato, l’ingegner Francesco Di Leverano, fosse stata stata autorizzata dalla sorella, Tea Verderosa, in servizio presso l’ufficio gip del tribunale di Brindisi.
La dichiarazione del giudice del Riesame è stata inviata al presidente del tribunale che ora dovrà decidere il da farsi. Dopo l’eventuale sostituzione del magistrato il procedimento continuerà con la fissazione di una nuova udienza.