Il Partito della Rifondazione Comunista della provincia di Brindisi, sostiene ed attiva I suoi militanti e simpatizzanti a partecipare ed organizzare tutte le iniziative che I Comitati Referendari promuoveranno nel territorio provinciale.
La giusta campagna referendaria promossa dalla CGIL per affermare I diritti di tutti i lavoratori italiani e stranieri, contro lo sfruttamento, la precarietà, I licenziamenti facili, si oppone con forza a tutte le politiche neoliberiste promosse da tutti i governi della destra, compreso i governi tecnici sostenuti purtroppo anche dal PD, che hanno smantellato importanti conquiste sindacali frutto delle grandi lotte di massa del Novecento.
Votare SI ai cinque Referendum significa cancellare il Jobs act, il ricatto del licenziamento senza Giusta Causa, la caporalizzazione e precarizzazione dell’intero mercato del lavoro, ed il ricatto per I lavoratori migranti del riconoscimento della cittadinanza dopo dieci anni di lavoro, che li costringe ad accettare qualsiasi brutale condizione di sfruttamento. Mentre la vittoria del SI ridurrebbe giustamente i tempi di attesa a 5 anni.
La nostra provincia, sta attraversando un lungo periodo di crisi dell’apparato industriale nell’area aerospaziale, chimica, ed energetica.
Migliaia di lavoratori hanno già perso il posto di lavoro e altre migliaia rischiano di aggiungersi come nel caso della chiusura del Cracking e della centrale a carbone di Cerano. Ad oggi le multinazionali ed il governo continuano a fare promesse fumose che non danno nessuna certezza ai lavoratori per il loro futuro. Inoltre la dissenata politica americana annunciata da Trump, sta colpendo tutte le aziende agricole già falcidiati dalla Xilella, specie del settore vitivinicolo/oleario, che si ripercuotono tragicamente sui lavoratori agricoli con perdita di migliaia di giornate di lavoro con la conseguente cancellazione di centinaia di braccianti agricoli dagli elenchi anagrafici. La provincia di Brindisi vive da decenni una crisi industriale con decine di aziende chiuse e migliaia di lavoratori già licenziati. Le fumose dichiarazioni di ricollocamento fatte dal governo e dalle multinazionali non incantano i lavoratori, ben consapevoli che con la chiusura del Craking e della centrale Enel di Cerano, il loro destino è segnato dal licenziamento. Ad oggi non c’è nessun serio progetto di reinsediamento industriale.
A tutto ciò si aggiunge la folle corsa al riarmo dettata da Trump e dalle multinazionali guerrafondaie. Miliardi di euro tolti al lavoro, alla sanità, alla scuola, ai salari alle pensioni, ed all’infinito allungamento della età pensionabile, operato negli ultimi tre decenni da tutti i governi di destra, ma anche dai governi tecnici appoggiati purtroppo dal centro sinistra liberista. Governi che smantellato una buona parte delle conquiste delle lotte sindacali del Novecento. Oggi invece si spendono
Miliardi di euro per produrre missili, carri armati, bombe, da inviare all’Ucraina, contro la Russia, con la prospettiva di una guerra nucleare. Il compianto Presidente Pertini, disse *svuotare gli arsenali e riempire i granai* gli attuali governanti della nostalgica destra, fanno l’esatto contrario. l’Italia un tempo paese di Pace per Costituzione e desiderio popolare si è trasformato in un paese bellicista. L’ITALIA continua a vendere armi a Netanyahu, che ha raso al suolo Gaza, operando un genocidio del popolo palestinese fatto di bambini, donne, uomini ed anziani con metodi ed armi fornite dagli americani ma anche dalla Europa e dall’Italia.
Lottare per la pace, I diritti, la dignità dei lavoratori è una giusta condivisibile causa.
Pertanto il Partito della Rifondazione Comunista, invita tutti i lavoratori tutti i cittadini a recarsi alle urne l’ 8 e il 9 giugno
Per votare 5 SI
ANGELO LEO
Responsabile provinciale Referendum
Partito della Rifondazione Comunista Brindisi