Rifiuti: Emiliano e Grandaliano a Palazzo di Città. Ritorno di fiamma con Amiu?

BRINDISI – Un incontro segreto, quasi un blitz, quello che si sta consumando in questo momento a Palazzo di Città e che vede protagonisti il Governatore regionale Michele Emiliano, il Commissario regionale dell’Agenzia dei rifiuti Gianfranco Grandaliano ed il Commissario Prefettizio Santi Giuffrè.

Oggetto della visita parrebbe essere la possibilità che il Comune di Brindisi subentri come socio di Amiu, società partecipata dal Comune di Bari e di Foggia che si occupa di igiene urbana e raccolta di rifiuti. Si ricorderà che già nel novembre scorso l’ex Sindaco Carluccio incontrò Grandaliano per discutere di tale evenienza. La trattativa, però, si arenò davanti ai 400.000 euro richiesti al Comune di Brindisi come quota d’ingresso nella società in house, somma evidentemente ritenuta esosa, soprattutto se rapportata alle dissestate finanze dell’Ente comunale.

La caduta dell’Amministrazione Carluccio, però, ha permesso un risparmio di circa 800.000 euro, derivanti dal mancato pagamento di assessori, staff del Sindaco e gettoni di presenza da devolvere ai consiglieri. A ciò, si deve aggiungere il risparmio che scaturirà dalla spending review che il Commissario sta adottando rispetto alla macchina amministrativa e che probabilmente applicherà su altre voci di spesa che paiono spropositate, quali i 750.000 euro destinati ad eventi e promozione del territorio.

Ecco allora che i 400.000 euro necessari per chiudere l’operazione Amiu potrebbe essere adesso nella disponibilità di cassa. Questa soluzione, tra l’altro, alla lunga si rivelerebbe vantaggiosa anche sotto l’aspetto economico, dato che procurerebbe un risparmio nella voce spese legali, dove i contenziosi con le varie ditte affidatarie del servizio (vedi Aimeri, Ecologica, Falzarano) hanno drenato importanti risorse finanziarie.

L’incontro servirà inoltre per fare il punto della situazione sullo stato in cui versano le discariche brindisine, le quali hanno bisogno di un piano di risanamento che consenta il loro dissequestro. Solo così, infatti, si potrà ottenere l’abbattimento della Tari: d’altronde Brindisi, a differenza di altre realtà, dispone dell’impiantistica necessaria per chiudere il ciclo dei rifiuti in loco, ed è proprio questo elemento che rende ancora più beffarda la situazione attuale.

 

Redazione

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