Richiesta di rinvio a giudizio per l’ex sindaco Carluccio, il marito e l’ex assessore Carella. La vicenda? I rimborsi per la ‘famosa’ missione a Rimini denunciata da newSpam

BRINDISI – Richiesta di rinvio a giudizio l’ex sindaco Angela Carluccio, il marito di quest’ultima Sergio Quaranta e l’ex assessore all’Ambiente Vito Carella. Il decreto porta la firma del Sostituto Procuratore Pierpaolo Montinaro.

La storia è quella che newSpam denunciò il 13 febbraio del 2017. Peccato che, all’epoca, la maggioranza ci fece passare per ‘pazzi visionari’. Eppure, forse, ci avevamo visto giusto.

La vicenda riguarda la famosa missione a Rimini del 9 e 10 novembre 2016, quando l’ex sindaco Carluccio e l’ex assessore Vito Carella si recarono, con auto privata, alla “Fiera Ecomondo 2016” che si tiene ogni anno a Rimini.

Si tratta, per chi non lo sapesse, di una Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, in cui accorrono centinaia di espositori da tutta Europa. Qui si chiudono accordi, si trovano clienti, ci si aggiorna sulle novità in continua evoluzione di questo settore.

La determina di impegno di spesa per quella missione era per due persone (Carluccio e Carella, appunto) e fu fatta il 28 novembre 2016 (n. 311), mentre fu pubblicata soltanto lunedì 13 febbraio, a distanza di tre mesi e mezzo dalla data della missione e di due mesi e mezzo dalla data della determina.

Spulciando sull’Albo Pretorio del Comune, trovammo i giustificativi di spesa del viaggio e del soggiorno per l’ex sindaco e per l’ex assessore Carella. Oltre al rimborso chilometrico e di autostrada (con pasti e bibite annesse), per un importo pari a euro 557,19, trovammo anche due ricevute, di pari importo, di 152,50, per il soggiorno presso un Hotel di Riccione. Il fatto quanto mai singolare era – come facemmo notare – che entrambe le ricevute portavano come numero di stanza la ‘500’ ma, soprattutto, che in una stanza alloggiavano tre persone e, nell’altra (sempre n.500), alloggiava una persona.

La ricevuta del sindaco Carluccio

La domanda, all’epoca, ci venne spontanea: se nella determina di impegno di spesa si parlava di due persone e, specificatamente, del sindaco Carluccio e dell’assessore Carella, per quali altre due persone aveva pagato il Comune, ovvero i cittadini? E come mai l’albergo presso il quale alloggiavano le quattro persone aveva indicato come numero di stanza la stessa? Il nostro sospetto era che assieme ai due rappresentanti del Comune ci fosse anche il marito dell’ex primo cittadino e, probabilmente, un minore. E, forse, non ci sbagliavamo.

E’ datata 8 ottobre 2019, infatti, la richiesta di rinvio a giudizio per la Carluccio, il marito e Vito Carella, perché “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, con artifici e raggiri consistiti nel richiedere  e nell’ottenere il rimborso delle spese alberghiere sostenute per alloggiare nell’Hotel di Riccione….. consentivano anche il soggiorno a Quaranta Sergio, inducendo in errore il Comune di Brindisi che liquidava le predette fatture per importi non dovuti…. Per Carluccio e Carella con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione”.

Il Comune di Brindisi è parte offesa. L’udienza è fissata per il 4 febbraio 2020 alle ore 10,00.

 

 

 

Pamela Spinelli
Direttore responsabile

4 COMMENTI

  1. è giusto e doveroso dare atto a questa Testata, ed al Direttore che la dirige, per avere pubblicato a suo tempo l’articolo afferente il caso surriferito che ha contribuito di poi alla decisione della Magistratura di procedere al rinvio a giudizio delle persone interessate dai fatti. E’ certamente condivisibile che la questione trovi soluzione sul piano giudiziario e non rappresenti un episodio eccezionale di presunta mala gestione della cosa pubblica. Probabilmente, sarebbe stato corretto che del caso si fosse interessato il vertice amministrativo dell’Ente che ha funzioni e compiti normati di controllo, oltre ad essere presidente del Nucleo di Valutazione. Detto incarico da sempre è stato motivatamente avversato dallo scrivente e da un Collegio dei Revisori precedente a questo che ne ha dichiarato la inutilità stante la finalità operativa con la dirigenza dell’Ente. Non risulta dal sito del Comune una determinazione del Nucleo nei confronti di personale dirigenziale e, volendo ritenere superate a piè pari le numerose e gravi responsabilità rilevate da più parti, appare giusto evidenziare che anche l’indifferenza burocratica, per usare un eufemismo, nella gestione di regolamenti e norme comunali vanno denunciate alla Magistratura Giudiziaria e/o alla Magistratura Contabile.
    Brindisi, 23/10/2019 Franco Leoci