Dal 21 giugno 2017 è in vigore il D.L. n 91 che segue quello dello scorso dicembre n. 243.

Di che si tratta? Trattasi di una norma nella quale è previsto un incentivo, al fine di promuovere una nuova imprenditoria ma, alle condizioni appresso indicate.

Il sostegno èrivolto ai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni in possesso delle seguenti caratteristiche:

  • Residenti nelle regioni meridionali
  • Non già beneficiari di altre misure favorevoli all’autoimprenditorialità (nell’ultimo triennio).

Nella definizione “soggetti” è compresa anche la forma societaria la quale può comprendere soci che non rispettano il suddetto limite di età, purché, non risultino in numero superiore ad un terzo della compagine societaria e, che non siano legati da rapporti di parentela fino al quarto grado con gli altri soci.

I neo imprenditori interessati, attraverso la piattaforma telematica dell’Agenzia Nazionale per l’Attrazionedegli investimenti e lo sviluppo d’impresa, (in poche parole INVITALIA) troveranno la possibilità di proporre istanza.

In ogni caso, successivamente all’accreditamento, gli Enti pubblici, Università ed Associazioni non profit, potranno fornire – a titolo gratuito – assistenza e consulenza nelle varie fasi del progetto imprenditoriale.

Il progetto deve essere conforme a quanto stabilito dalla norma e, pertanto, sono ammissibili i progetti riguardanti la produzione di beni nel settore artigianato, industria ed agricoltura; ma anche la fornitura di servizi.

Le spese ammissibili sono quelle relative alla progettazione, alle consulenze e alle risorse umane. Le imprese e le società, a tal proposito, possono aderire al programma Garanzia Giovani per l’ingaggio del personale.

Restano fuori, come spesso capita, le attività libero professionali e del commercio ad eccezione della vendita di beni prodotti nell’attività di impresa.

L’agevolazione prevede l’erogazione di un importo di 40.000 euro per ciascun richiedente (sino ad un massimo di 200mila) . Il 35% risulterà a fondo perduto mentre il restante 65%, potrà essere restituito con rateizzazione massima di 8 anni a tasso d’interesse pari allo zero.

Questa specifica norma di sostegno è stata pensata in favore delle otto Regioni del Sud e, pertanto, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia vedranno, si spera, la nascita di nuove attività.

“Mi sia consentito” un pensiero: chissà se questi incentivi – ed altri auspicabili in futuro – non frenino il costante flusso emigratorio dei figli di quelle otto regioni verso il Nord. Ma questo forse è un altro discorso.

Rag. Giancarlo Salerno

Via Giovanni XXIII n. 13/B

Cell. 347/6848604

 

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