OSTUNI – Nei giorni scorsi, il personale della Squadra Volante del Commissariato di Ostuni, nel corso di un pattugliamento notturno all’interno di alcune contrade agricole, è intervenuto in una campagna lungo la Ostuni-Ceglie Messapica, insospettito da strani rumori uditi in lontananza.sventata rapina 2




Mossi da alcune segnalazioni, gli Agenti hanno notato lungo la provinciale Ostuni-Ceglie, alcune tracce di pneumatici di grosse dimensioni, che conducevano all’interno di una stradina interpoderale adiacente ad un cantiere edile. Avendo intuito che si stesse consumando un furto, le Forze dell’Ordine si sono addentrate, potendo ascoltare il rumore del motore di un camion acceso, nonché di una autovettura. Rumore interrotto, avendo i manigoldi percepito di essere stati scoperti.sventata rapina 3

Così, sfruttando l’estesa campagna, il buio della notte, si sono dileguati non portando a compimento il furto. Difatti, l’immediato sopralluogo, ha permesso di appurare che il cancello di accesso al cantiere era stato forzato e il lucchetto tranciato. Dall’interno era stata già caricata sul cassone di un camion munito di sponda, una pala meccanica cingolata, pronta per essere portata via.sventata rapina 4




Si è appurato, inoltre, che il camion era stato appena rubato all’interno del Comune di San Michele Salentino e che sul posto dell’intervento, era stata anche abbandonata una utilitaria rubata all’inizio di febbraio in Martina Franca, avente, all’interno del vano motore, una centralina decodificata collegata per poterla mettere in moto. L’autovettura è stata rinvenuta dai poliziotti con tutti e quattro gli sportelli aperti a testimonianza di una rapita fuga dei malviventi.sventata rapina 5

La refurtiva, di un valore superiore ai 30 mila euro, dopo gli accertamenti di rito, è stata restituita, con somma soddisfazione dei proprietari.

La sequenza criminale accertata e la circostanza del furto del camion con sponda e, a seguire se non fossero stati “disturbati” dalla Polizia di Stato, della Pala meccanica, già “caricata” come detto, lasciano presumere che il tutto sarebbe stato utilizzato probabilmente nel corso della stessa notte, per assaltare le colonnine di benzina dei distributori della zona, di solvente divelte, proprio grazie all’azione d’urto di pesanti mezzi d’opera come quello recuperato.




Redazione

LASCIA UN COMMENTO