BRINDISI – Il personale della sezione unità navali della Capitaneria di Porto di Brindisi è stato impegnato in una larga operazione di polizia marittima lungo il litorale brindisino finalizzata al contrasto di attività illegali in materia di pesca.

Gli uomini, sotto il coordinamento del Comandante Salvatore Minervino, hanno focalizzato l’attenzione su tre distinti punti della costa dove altrettanti nuclei di intervento, con l’ausilio di un mezzo navale appositamente destinato ad attività di vigilanza pesca, hanno proceduto ad elevare quattro verbali amministrativi ed operare altrettanti sequestri per un ammontare di circa settemila euro per pesca di frodo di ricci di mare e mitili ivi compresi alcuni esemplari di pesce serra. Contestualmente sono stati posti sotto sequestro gli attrezzi utilizzati per l’attività consistenti in una rete da posta rinvenuta a bordo di un natante da diporto e contenente un quantitativo ben superiore ai cinque chilogrammi consentiti per l’esercizio della pesca sportiva. Di tale prodotto ne è stata disposta, congiuntamente al veterinario di turno, fatto intervenire al fine di verificarne lo stato di conservazione, la reimmissione in mare attesa la provenienza non certificabile dello stesso. L’intera operazione è stata svolta con professionalità, perizia e deterrenza in un periodo che, con l’approssimarsi delle vacanze pasquali, vede la tutela del consumatore uno degli obiettivi più significativi. La Capitaneria di Porto ricorda che, in caso di emergenza in mare, l’intervento della guardia costiera può essere richiesto oltre che con i tradizionali canali di comunicazione, anche tramite il numero blu 1530 di uso gratuito.




Redazione

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