Si e’ avvicinato a Ilaria Cucchi e le ha sussurrato “mi dispiace”. Cosi’ il vicebrigadiere Francesco Tedesco, uno dei tre carabinieri imputati per omicidio preterintenzionale dopo l’esame in corte d’assise. Finito di rispondere alle domande delle parti, Tedesco si e’ alzato in direzione della sorella di Stefano Cucchi, le ha stretto la mano e ha pronunciato la frase di scuse.
Poco prima di terminare il suo esame, Tedesco, rispondendo alle domande delle altre difese, e’ tornato sulle reazioni di Stefano Cucchi durante la fase del pestaggio in caserma. “Dopo il primo schiaffo di Di Bernardo – ha detto il vicebrigadiere, ribadendo quanto gia’ affermato nella precedente udienza – Stefano non ha avuto il tempo di lamentarsi, non ha gridato. E’ caduto in terra, come fosse stordito, e non ha urlato neppure dopo il calcio che gli e’ stato sferrato a terra da D’Alessandro. Io mi sono preoccupato di allontanare i miei due colleghi da Cucchi. Poi, quando l’ho aiutato a rialzarsi, gli ho chiesto come stava e lui mi ha detto di stare tranquillo perche’ era un pugile. Ma si vedeva che non stava bene”