PD Brindisi: “Dirigenti e partecipate, necessario un chiaro segnale di discontinuità”

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BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota del PD di Brindisi.

Lo scioglimento del Consiglio comunale e quindi la chiusura anticipata dell’Amministrazione Carluccio per mano di diciassette consiglieri che hanno presentato, liberamente e democraticamente, le proprie dimissioni sta assumendo contorni drammatici.
Gli organi di stampa, infatti, hanno focalizzato l’attenzione sulle dichiarazioni di qualche ex amministratore che parla di “bullismo amministrativo”, senza specificare a cosa alludesse, e su una vicenda di presunte minacce che vedrebbe coinvolti esponenti della maggioranza e qualche dimissionario.
L’amarezza per aver perso una postazione di prestigio può essere comprensibile, ma diviene ingiustificato un attaccamento così morboso alla poltrona a meno che non nasconda qualche altro interesse. Per questo risultava quantomeno inopportuno la possibile convocazione di una Giunta Comunale, nelle more della sospensione del Consiglio Comunale, per adottare dei provvedimenti la cui urgenza non era supportata da valide motivazioni.
I piani di qualche ex amministratore uniti al tacito consenso di qualche dirigente comunale “asservito alla causa” sono saltati con l’immediata nomina del Commissario Prefettizio effettuata in tempi record dalla Prefettura di Brindisi che ancora una volta ha dimostrato grande sensibilità istituzionale.
È evidente che se, come ci auguriamo, le autorità preposte dovessero essere coinvolte nelle vicende fonte di denuncia pubblica dei diretti interessati, la situazione al Comune di Brindisi rischia di deflagrare clamorosamente e tante teste eccellenti potrebbero cadere.
Per questo auspichiamo che il Commissario Prefettizio possa adottare tutti i provvedimenti che riterrà più opportuni affinché vengano recisi tutti i legami di interesse attuando modifiche sostanziali agli incarichi dirigenziali dell’Amministrazione Comunale e agli incarichi degli amministratori delle partecipate il cui contratto era legato alle sorti dell’ex Sindaca.
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1 COMMENTO

  1. Non è possibile, allo stato, esprimere il benché minimo giudizio sul nominato commissario prefettizio al Comune di Brindisi motivo per il quale è doveroso, per una delle poche forze politiche presenti sul territorio, tralasciare le incivili provocazioni, pur con utilizzo di termini malavitosi, da parte di coloro che hanno mal sopportato la democratica scelta di sfiducia a questi amministratori. E’ apprezzabile l’impegno, da rappresentare appena possibile in ufficiale richiesta di incontro del Partito con il rappresentante del Governo, non solo dei suddetti argomenti di cui al presente articolo, di collaborare concretamente e senza condizionamenti al superamento di spigolosi problemi. L’apparato burocratico deve essere avulso da quello politico liberandosi innanzitutto da pendenze finanziarie e con l’incarico al MEF (Dicastero Economia e Finanze) di accertamento delle regolari retribuzioni di risultato dei dirigenti oltre che, nel caso di specie, non possono sussistere ragioni per procedere alla immediata indicazione dei nuovi e capaci amministratori delle società partecipate, tenendo in particolare conto della delicatissima situazione fallimentare e di illegittimità in cui opera la principale società della quale unico socio è il Comune che, pertanto, risponde in proprio della gestione affidata.

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