OPEN ARMS. LA STRAORDINARIA ATTIVITÀ UMANITARIA DI UNA ONG CHE OPERA NEL MAR MEDITERRANEO

65.000 NAUFRAGHI SALVATI IN QUESTI ULTIMI ANNI.
Francesca Loupakis, una esile donna coraggio ha fatto emozionare l’intera saletta del Comune di Brindisi. Il sindaco Riccardo Rossi, il segretario della CGIL Antonio Macchia, Tea Sisto dell’ANPI che ha coordinato i lavori, hanno donato ai presenti una occasione unica per avere le idee chiare sui migranti, sugli scafisti, sui regimi criminali come la Libia ( e non solo) che riempiamo di milioni di euro, per torturare, stuprare, assassinare e fare annegare nel più grande cimitero del mondo ( il mediterraneo) persone, donne e bambini, che fuggono dalla guerra, dalla miseria, dalla speranza di una vita degna di essere vissuta. Francesca Loupakis, una volontaria che utilizza le ferie come tutti i suoi Compagne/i, per imbarcarsi sulle imbarcazioni non governative, per fare quello che i governi non fanno.
Anzi nel caso di Cutro e non solo, il nostro governo ha condannato a morte a due passi dalla salvezza bambini, donne, e uomini non facendo intervenire i mezzi dello stato. Le finte lacrime davanti alle bare allineate, sono pura ipocrisia. D’altra parte il punto di vista dell’attuale governo, si racchiude nelle sconcertanti arroganti dichiarazioni del ministro Piantadosi. Ministro che si sarebbe già dovuto dimettersi di suo, ma che è ancora irremovibile al suo posto di comando. Nessuna TV o giornali ci ha spiegato Francesca Loupakis, ci racconta della persecuzione a suon di salatissime multe subiscono le imbarcazioni di Open ARMS, insieme a tutte le ONG, con l’intento di impedirne la navigazione. Compreso l’assegnazione del porto di sbarco distante da 1000 a 2000 miglia marine.
Gli studenti presenti di un liceo accompagnati dalla professoressa Marchionna, hanno potuto vedere e sentire la verità sulla accoglienza ai profughi che non sono milioni come nel caso dell’Ucraina nel volgere di un anno, ma qualche centinaio di migliaia in tutti questi anni. Quindi la propaganda sulla invasione di milioni di migranti, rimane becera propaganda.
Open ARMS, con le sue coraggiose donne e uomini che hanno prodotto documentari e testimonianze autenticamente vere, dovrebbero entrare in tutte le scuole, le associazioni culturali, le istituzioni pubbliche del nostro paese.

Angelo Leo

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