Il porto di Brindisi ostaggio delle beghe giudiziarie “senza colpevoli”. Ed a rimetterci sono in primis i cittadini

BRINDISI – Il dissequestro della strada e delle opere di Punta delle Terrare è solo la coda di una sfilza di procedimenti giudiziari che hanno coinvolto l’Autorità Portuale brindisina nel recente passato. I casi più eclatanti e recenti hanno riguardato il terminal “Le Vele” in fase di costruzione a Punta delle Terrare (dove nel frattempo è fallita una delle ditte dell’Ati), la recinzione di Via del Mare (poi risolta con un componimento bonario tra gli enti) e adesso questa vicenda delle opere realizzate, sequestrate e dissequestrate in località “Le Terrare”.

Facendo una ricerca, ammontano a dieci i procedimenti che hanno coinvolto l’Ente portuale nel corso degli anni e che al 31 luglio 2018, effettuando una rendicontazione economica, hanno comportato un esborso per l’Ente portuale – tra spese legali sostenute e rimborsate – pari a 257.183 euro. Uno spreco di risorse, di energie, di tempo, che inevitabilmente si è riverberato sulla città, che ha subito gravi rallentamenti nella realizzazione di alcune opere. Questo vuol dire che l’operato dell’Authority è sempre stato illuminato? Probabilmente no, e le colpe andranno certamente ripartite – con livelli di responsabilità differenti – tra tutti gli attori in campo. Quello che impressiona, però, è la mole dei procedimenti giudiziari azionati e la circostanza che tutti si siano conclusi – fino ad ora – con archiviazioni delle indagini e sentenze di assoluzione. Tutti questi elementi devono inevitabilmente portare a riflettere su una litigiosità esasperata che ha avvelenato la città e che alla fine della fiera non è sfociata in risvolti e responsabilità penali ma solo in un rallentamento dello sviluppo del nostro porto.

Qualcosa, insomma, non ha funzionato e continua a non funzionare, e se le parti non troveranno il modo di remare tutte dalla stessa parte, pur conservando sensibilità e portando interessi disparati, a rimetterci sarà sempre e solo la città.

Andrea Pezzuto
Redazione
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2 COMMENTI

  1. Sig. Pezzuto il suo articolo che giustifica l’operato di alcuni individui a scapito dell’interesse pubblico è abominevole; la verità, quella vera che spesso si discosta da quella giudiziaria, e che il danno che certa gente ha causato alla citta di Brindisi ed ai brindisini è incalcolabile!

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