Oggiano: “Rossi e la sua maggioranza stanno portando la città al dissesto/disastro”

Massimiliano Oggiano
Ormai è chiaro. Il sindaco Rossi e la sua Amministrazione stanno portando il Comune di Brindisi al dissesto finanziario. Una scelta scientemente voluta frutto di uno schema di bilancio preventivo 2021-2023 completamente falsato nelle previsioni di entrata e di spesa – dichiara il capogruppo di FdI o e vicepresidente del Consiglio Comunale dott. Massimiliano Oggiano. Dopo che Il sindaco Rossi il PD, BBC e gli altri movimenti  hanno portato la Città al pre dissesto, scaricando come sovente fanno la responsabilità sulle precedenti Amministrazioni, di fatto tagliando importanti servizi essenziali, investimenti, e l’ordinaria  manutenzione di strade, marciapiedi, pubblica illuminazione, servizi sociali con danni immani e senza precedenti alla relativa occupazione, ora portano un bilancio farlocco che dopo il maggior disavanzo di quasi 5.000.000 di euro dell’esercizio  del 2019 (gestione Rossi) si appresta a chiudere con un ulteriore presunto disavanzo di 5.600.000 euro nella gestione 2020! Oltre 10.600.000 di euro di disavanzo creato in due esercizi 2019 e 2020 ovvero quelli della gestione Rossi e co. – afferma Oggiano.  Con questi ritmi e con questi numeri sino a fine legislatura (maggio 2023) il Comune di Brindisi rischia di accumulare perdite/disavanzo per oltre 25.000.000 di euro (mediamente 5.000.000 di euro all’anno) quasi la metà di quello prodotto nei venti anni precedenti dalle passate Amministrazioni tanto contestate da Rossi e dai sui sodali! Un vero capolavoro se si pensa che lo stesso Rossi e la sua maggioranza hanno portato al pre dissesto  la Città con un piano di riequilibrio finanziario da 55.000.000 di euro scaricandolo per i prossimi 20 anni sulle future generazioni ed amministrazioni, denunciando oltre 20 anni di malaffare e mala gestione dei soldi pubblici! In sostanza i danni ed i disavanzi che  Rossi e la sua maggioranza arcobaleno hanno fatto in tre anni e si apprestano a fare nei restanti due   non lo hanno fatto le precedenti Amministrazioni in 20 anni! Il cambio dell’assessore al Bilancio lo avevamo salutato con cauto ottimismo e con beneficio d’inventario nello spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto l’azione politico amministrativa di Fratelli d’Italia seppur su posizioni politiche opposte. Proprio per riportare nella “normalità” uno schema di Bilancio preventivo 2021-2023 assolutamente non veritiero avevo inoltrato via pec numerose note che allego alla presente per meglio comprendere gli argomenti attenzionati e contestati (18 maggio, 21 maggio, 25 maggio, 1 giugno, 8 giugno, 9 giugno) con richiesta di chiarimenti al Collegio dei Revisori dei Conti, all’assessore al Bilancio, al Sindaco, al dirigente servizi finanziari rimaste ad oggi inevase. Non ultimo, in maniera del tutto “singolare” volendo utilizzare un eufemismo, non stanno portando in approvazione il rendiconto 2020 (nonostante i termini siano scaduti il 31 maggio e quindi perseverando in una gestione illegittima dei procedimenti contabili di gestione della cosa pubblica)  per non certificare il maggior disavanzo creato durante l’esercizio 2020 (-5.633.000 euro) che andrebbe applicato come maggior spesa al massimo negli esercizi 2021, 2022, 2023. Dimenticando però l’Ente, come già evidenziato con specifiche note inviate via pec allegate alla presente, che al Bilancio di previsione 2021-2023 è allegato il risultato di Amministrazione presunto (- 5.633.000 euro) al bilancio preventivo 2021-2023 (cosi come fatto prevede la legge) per cui andrebbe giustificato anche l’aver ridotto impropriamente il fondo contenzioso ed il maggior disavanzo: cosa non avvenuta, cosa illegittima!  Con l’aggravavate che anche il Collegio dei Revisori dei Conti non vede cose evidenti ai più e che, parrebbe si esprima ormai da qualche tempo con due membri su tre perché è stato deciso che il terzo componente non vada convocato di fatto (fosse vero tale assunto) rendendo illegittimo lo stesso parere!!! Succede anche questo al Comune di Brindisi! Forse il componente in questione non è incline a condividere le posizioni dei colleghi più spostate sull’impostazione/posizione  dell’Amministrazione? E’ evidente che l’obiettivo di Rossi e della sua maggioranza è quello di “tirare a campare” gli ultimi due anni continuando a spendere e dilapidare soldi che non ci sono (tra l’altro molti dei quali per cose  non utili e rispondenti ai reali bisogni dei cittadini)  scaricando i disavanzi creati e che indubbiamente creeranno sulle future Amministrazioni e generazioni, inaugurando qualche panchina, l’imbarco di qualche  motobarca, presenziando alla potatura di qualche giardino o allo sfalcio di erba dalle strade ormai colabrodo o magari all’inaugurazione di qualche centro di accoglienza per migranti  – conclude Oggiano.
dott. Massimiliano Oggiano
 capogruppo FdI
vicepresidente del Consiglio Comunale
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2 COMMENTI

  1. Ci avete proprio rotto i ……………… !!!!!!!!!!!
    E basta !!!!!
    a quandi il grande evento . TUTTI IN PRIGIONE !!!!!!!

  2. Più volte ho tentato di attirare l’altrui attenzione, con specifico richiamo alla vigente normativa sulla gestione degli Enti Locali, sulla drammatica situazione conseguente al fallimento di fatto in cui trovasi da anni il Comune di Brindisi, sicchè quanto sopra rilevato, per circostanze riconducibili ad eventuali illegittimità di provvedimenti o per mancanza di adozione di atti deliberativi, trova condivisione non senza un sommesso suggerimento. Le funzioni di un consigliere comunale consentono, peraltro per la vigilanza che esercita la responsabile della Prefettura, di far luce sulla querelle che investe da tempo l’attuale Collegio dei Revisori dei Conti che è tenuto ad esprimere motivati obbligatori pareri collegiali, redigendo appositi verbali e nel rispetto specifico delle norme di cui agli artt. 223-224-237 e 239 del Tuel. Di particolare evidenza, con riferimento specie ad ipotesi di danni erariali, è, poi, l’obbligo del Collegio di segnalare al Consiglio il mancato adempimento di legge come, per esempio, dei documenti contabili di bilancio di previsione, del rendiconto di esercizio, della verifica contabile degli atti delle società partecipate o del recupero crediti vantati dall’Ente o della gigantesca mole dei debiti fuori bilancio o dell’inosservanza sul piano pluriennale presentato alla Corte dei Conti per il rientro dal dissesto finanziario.
    Brindisi, 12/06/2021 Franco Leoci