CELLINO – A seguito dei ripetuti atteggiamenti, da parte di organi politici e amministrativi del Comune di Cellino San Marco, lesivi delle basilari regole della partecipazione democratica e dei diritti dei consiglieri comunali che, in virtù di un mandato elettivo, sono presenti nell’assise comunale allo scopo di rappresentare la volontà di molti cittadini, tutti i gruppi di opposizione, uniti e con senso di responsabilità nei confronti del ripristino e del rispetto di quelle regole di partecipazione democratica e di rappresentatività popolare, si sentono ora costretti a procedere ad un atto di denuncia nei confronti di una reiterata prassi che risulta in più irrispettosa di ogni singolo consigliere che, oltre a svolgere il mandato conferitogli, deve conciliare l’impegno politico con gli impegni lavorativi e professionali.
Ci scontriamo ripetutamente, in occasione di qualsiasi richiesta di accesso agli atti indispensabile a quell’attività di controllo e verifica che rientra nelle prerogative del consigliere comunale, con un lungo silenzio rotto solo e rapidamente dai solleciti inviati per conoscenza a S.E. il Prefetto. Nei casi più fortunati, per usare un eufemismo, quelli in cui non si viene completamente ignorati e si riceve una risposta, le nostre richieste vengono rimpallate da un ufficio all’atro per scoprire alla fine che la documentazione richiesta non si trova o vengono contestate causando solo inutili ritardi nella consegna di documenti facilmente individuabili, reperibili e trasmissibili da parte degli uffici comunali. Le prerogative di controllo del consigliere comunale e le attività di controllo esercitate nell’ambito di tali prerogative vengono costantemente mortificate e svilite.
Le modalità con cui vengono convocate e con cui si tengono le conferenze dei capigruppo non garantiscono la massima partecipazione dei gruppi consiliari alla vita democratica e al corretto perfezionamento delle decisioni. Come più volte denunciato, durante le conferenze, con assoluto disprezzo del carattere consultivo delle stesse, ai capogruppo dell’opposizione non viene concesso di partecipare attivamente alla programmazione dell’attività del Consiglio Comunale (alla fissazione cioè della data, dell’ora e degli argomenti da trattare) in quanto gli stessi si trovano a dover passivamente recepire una decisione, in merito alla data, all’ora e all’ordine del giorno, già presa al di fuori della stessa conferenza. La convocazione delle conferenze viene effettuata telefonicamente e pochissime ore prima della celebrazione della riunione anche in assenza del carattere di urgenza del Consiglio Comunale da fissare, o senza che l’ipotetico carattere di urgenza venga comunicato, come accaduto nell’ultima conferenza del 22 u.s. Risulta addirittura, dalle contestazioni ed eccezioni messe a verbale della conferenza del 22 u.s. a cura del gruppo “Impegno Comune per Cellino”, la mancata comunicazione dell’ordine del giorno della convocanda riunione di consiglio comunale. Assistiamo, con rammarico, ad un atteggiamento di grave disprezzo delle funzioni sostanziali della conferenza la cui convocazione appare ridotta al solo rispetto formale di una procedura.
Ci chiediamo inoltre se convocare una conferenza allo scopo di fissare, con motivazioni di urgenza, un consiglio comunale entro il 31 marzo per l’approvazione delle aliquote IMU e TASI, del piano finanziario dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e delle conseguenti tariffe TARI non sia una forzatura necessaria in realtà a dissimulare inefficienza e lassismo di un’amministrazione che preferisce dormire sugli allori piuttosto che convocare la conferenza dei capigruppo e il successivo consiglio comunale, nel rispetto di una scadenza che è la stessa ogni anno per tutti i comuni e che incide sulle martoriate tasche dei cittadini, con tempi più rilassati e più rispettosi delle prerogative di partecipazione dei consiglieri comunali.
Risulta infine incomprensibile e contraria al rispetto delle regole di partecipazione democratica dei consiglieri comunali la consegna dei documenti e delle proposte di delibera da discutere e votare in consiglio comunale ai soli capigruppo e non a tutti i consiglieri privando gli stessi della possibilità di studiare gli argomenti da trattare durante il consiglio comunale.
Per quanto sopra premesso tutti i consiglieri comunali dei gruppi di opposizione dichiarano la loro assenza al consiglio comunale del 30 p.v. allo scopo di contestare un modus operandi irrispettoso del ruolo del consigliere di opposizione confermato ancora una volta dall’assenza di alcuna risposta alla nostra richiesta “di annullamento degli effetti della conferenza dei capigruppo del 22 u.s. viziata dalla consapevole lesione dei diritti di partecipazione dei consiglieri e di riconvocazione della stessa con un preavviso utile a garantire la potenziale presenza dei consiglieri interessati”, nella speranza che un urlo di contestazione che si alza unitario dal lato dell’opposizione possa giungere agli organi deputati a garantire regolari meccanismi di democrazia affinchè l’amministrazione comunale desista da atteggiamenti che la vedono arroccata su posizioni volte ad ignorare e ad escludere dalla vita democratica e dai percorsi decisionali i consiglieri di opposizione.
Con preghiera che il contenuto della presente nota venga messo a verbale negli atti del consiglio comunale del 30 p.v..
Si porgono distinti saluti.
I Consiglieri Comunali
Gianluca Budano
Simona Cesano
(GRUPPO CONSILIARE RICOSTRUIAMO CELLINO)
Rosalba Gatto
(GRUPPO CONSILIARE CELLINO NEL CUORE)
Lorenzo Mazzotta
(GRUPPO CONSILIARE IMPEGNO COMUNE PER CELLINO)