Nonna Ina è tornata a casa: i ringraziamenti della nipote a nome di tutti i familiari

Dopo due settimane di degenza ospedaliera nonna Ina finalmente ieri è stata dimessa. Sono stati i quindici giorni più lunghi ed angoscianti che io ricordi, ed è un vero miracolo che nonna sia riuscita a superare questa battaglia per la vita. E’ entrata in pronto soccorso in codice rosso, a causa di condizioni critiche che si sono presentate ed evolute drasticamente in una notte. Parametri vitali i cui valori le lasciavano poche ore di vita, la situazione era talmente grave che i medici ci avevano preparato al peggio. Dopo 15 ore di monitoraggio intenso con prelievi continui e terapie, finalmente alle 3 e mezzo di notte il medico di P.S mi comunica che può essere trasferita in reparto, ed io posso tornare a casa. Due settimane di degenza in due reparti diversi, in due ospedali diversi, ma la stessa la dedizione per salvarle la vita, perché anche a 100 anni si ha il diritto di essere curati ed amati. Gli aggiornamenti costanti e senza lesinare il tempo ci hanno fatto sentire più vicini a nonna, ed abbiamo constatato giorno dopo giorno quanto impegno ci hanno messo per compiere questo miracolo. Sento il dovere di ringraziare pubblicamente, a nome di nonna e dei suoi familiari, tutto il personale sanitario che ha preso in cura la nonna, dal pronto soccorso (15 ore in continuo monitoraggio nella stanza dei medici), al reparto di pneumologia di Brindisi e poi all’ospedale di comunità di Mesagne. È vero che nonna è stata una leonessa, come è altrettanto vero che ha trovato sulla sua strada dei medici che hanno fatto di tutto per salvarle la vita, senza esitare, senza guardare ai suoi 100 anni e senza mai smettere di sperare nel suo recupero, sebbene le condizioni critiche non lasciassero grandi speranze. Oggi festeggeremo la sua rinascita. Inizia il suo secondo secolo di vita, con delle fragilità in più rispetto al passato. Non conosco tutti i nomi dei medici che l’hanno curata, so solo i nomi di coloro con cui ho avuto la possibilità di comunicare personalmente. Ovviamente i ringraziamenti vanno a tutti, indistintamente, ma mi sembra doveroso esprimere gratitudine per la professionalità, competenza e umanità di chi ho conosciuto in questa circostanza: dal dott. Giannotta del Pronto soccorso di Brindisi, alla dottoressa D’Alba della pneumologia, ai dottori Ciciriello, Moscara, Gloria, Martella, dell’Ospedale di Mesagne. Infine un immenso grazie a te nonna, per aver lottato così tanto, nonostante la sofferenza, per essere rimasta con noi e non averci privato del forte legame d’amore che ci unisce. Lorella Livieri ringrazia a nome di tutti i familiari di Giuseppina Lupo.

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