Deposito Edison a Costa Morena: ora il progetto è pubblico. Ecco le sue caratteristiche

Il percorso verso la realizzazione del deposito di gas GNL Edison a Costa Morena Est, nel porto esterno di Brindisi, prosegue con la pubblicazione del “Rapporto preliminare di sicurezza per la fase di nulla osta di fattibilità (Nof)” sull’albo pretorio del Comune di Brindisi. Questo passo segna un ulteriore avanzamento del progetto, dopo che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco uscente, Riccardo Rossi, ha rinunciato al ricorso al Tar del Lazio contro gli atti adottati dagli enti pubblici coinvolti nell’iter autorizzativo.

Inizialmente, l’amministrazione aveva presentato un appello al Tar di Lecce. Tuttavia, il tribunale amministrativo salentino ha dichiarato la propria incompetenza territoriale il 23 giugno scorso. La giunta Marchionna ha poi deciso di non avanzare ulteriormente verso il Tar del Lazio, una decisione che ha suscitato contestazioni da parte delle forze di opposizione.

Sul sito ufficiale del Comune di Brindisi sono ora disponibili i documenti relativi al progetto, accessibili per la consultazione pubblica. L’opera è prevista in una posizione prossima al varco di Accesso Morena Est, e l’area destinata ospita attualmente infrastrutture libere da impianti, caratterizzata da sottoservizi e viabilità ferroviaria e stradale. La banchina designata per l’ormeggio delle navi metaniere e delle bettoline rimane il molo di Costa Morena Est.

Il progetto, rispetto alla sua versione originaria del 2019, ha subito delle modifiche. La più significativa riguarda la presenza di “due motori a combustione interna adibiti alla produzione di energia elettrica”. Questi motori, identici a quelli previsti nel progetto iniziale, saranno situati nello spazio precedentemente destinato all’impianto di liquefazione del gas prelevato dalla rete, ora rimosso.

La capacità di stoccaggio del deposito costiero è prevista per circa 16.500 metri cubi di GNL tramite l’utilizzo di un serbatoio atmosferico “full integrity”. Le navi metaniere di capacità massima 30.000 metri cubi effettueranno l’approvvigionamento del serbatoio, mentre la distribuzione del GNL avverrà attraverso autocisterne e navi metaniere di piccola taglia. Il progetto comprende l’implementazione delle infrastrutture necessarie per garantire l’approdo sicuro delle navi, la gestione del GNL e il caricamento delle varie tipologie di mezzi di trasporto.

La pubblicazione del rapporto segna un passo significativo verso la realizzazione dell’opera, ma il progetto continua a essere al centro del dibattito pubblico e politico, con le forze di opposizione che sollevano preoccupazioni in merito agli aspetti di sicurezza e agli impatti ambientali potenziali.

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2 COMMENTI

    • Nulla! Chi voleva questo ennesimo obbrobrio dicevano migliaia di posti di lavoro per i brindisini…ed invece a malapena una trentina,di cui la maggioranza con elevate qualifiche!
      I brindisini hanno vinto l’ennesimo piernu an …

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