BRINDISI – Come ampiamente prevedibile, il bando per l’assegnazione di 7 laboratori siti all’interno del complesso delle ex Scuole Pie ha fatto registrare un flop, l’ennesimo. Già nel 2008, nel 2009 e nel 2013 erano state predisposte procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione dei laboratori, ma l’esito è stato sempre infelice.
Questa volta l’Amministrazione comunale uscente, per provare a sovvertire gli esiti precedenti, aveva pensato, a fronte della durata triennale della concessione, di esentare i concessionari dal pagamento del canone per il primo anno. Neppure questa mossa ha però sortito gli effetti sperati, dato che il Comune è riuscito a reperire un solo soggetto, ovvero il sig. Giuseppe Nardelli, che ha offerto il pagamento di un canone pari a 305 euro mensili per l’occupazione di un laboratorio di 37 mq.
Come per tutte le cose, l’offerta è rapportata alla domanda: la verità è che in questi anni di successo turistico del Salento e della Valle d’Itria, la comunità brindisina non si è mai preoccupata – se non a parole – di programmare quegli interventi sistematici propedeutici alla trasformazione della città in una meta turistica. Finché questo non avverrà, non riusciremo ad intercettare i flussi turistici e di conseguenza la domanda e l’offerta resteranno stagnanti.
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Andrea Pezzuto Redazione |
