BRINDISI – “Posso garantire che il centro di accoglienza per gli immigrati non si farà in via Moncalieri a Santa Chiara. E almeno per questo aspetto il quartiere potrà tirare un sospiro di sollievo”.

Lo afferma l’avvocato Massimo Ciullo del Movimento +39 che, tra l’altro, proprio ieri, aveva pubblicato sulla pagina Facebook dello stesso movimento la visura camerale della Camera di Commercio della società che che si è aggiudicata il bando indetto dalla Prefettura, ovvero la Agh Resort srl di Ostuni.

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La palazzina all’interno della quale doveva essere allocato il centro di accoglienza è di proprietà di un noto imprenditore brindisino. La notizia, uscita pochi giorni fa, aveva scatenato le proteste dei residenti del quartiere che si sono costituiti in un comitato spontaneo.

Ma il ‘rischio’ – se così può essere definito – pare essere ormai scongiurato, stando alle parole dell’avv. Ciullo che, tuttavia, con la pubblicazione della visura camerale, aveva suscitato molte curiosità e, soprattutto, sospetti.

Ed in effetti, da un’attenta lettura della stessa visura, si evince che la società AGH RESORT (di cui è amministratore la signora Clementina Sbano) ha modificato il suo oggetto sociale solo in data 3 febbraio 2017, inserendo anche la gestione di strutture adibite per l’accoglienza in favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Tanto si comprende dal confronto del contenuto dell’oggetto sociale riportato a pag. 4 della visura con quello riportato a pag. 9,10,11. Quindi è recentissima l’attenzione rivolta a questo settore da parte dell’AGH”. Un fatto, questo, che appare alquanto ‘strano’, ma forse siamo noi ad essere maligni…
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