Ha confessato l’autore della rapina a seguito della quale, la notte tra il 3 ed il 4 ottobre scorsi, è morto a Lecce il 69enne Leonardo Vitale, di Oria. Si tratta del 23enne senegalese Mamadou Lamin, accusato di rapina e morte o lesioni come conseguenza di altro delitto. L’uomo e’ stato rintracciato dagli agenti della squadra mobile di Lecce grazie ad alcune testimonianze raccolte che parlavano di un uomo di colore e con un certo tipo di abbigliamento, lo stesso che indossava quando è stato fermato e lo stesso che si nota nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza acquisite dagli inquirenti. La sera precedente al delitto, il 23enne avrebbe adocchiato la vittima in un punto di ristoro in via Trinchese, sul cui asfalto il Madonnaro era solito disegnare con i suoi gessetti immagini sacre. L’aggressore lo ha visto mentre riponeva carrello degli attrezzi anche un sacchetto con le monete guadagnate quella sera. Poi lo avrebbe seguito sino a via Don Bosco, dove è avvenuta l’aggressione. Vitale non è morto subito, ma solo 7 giorni dopo, al “Fazzi” di Lecce, dove era stato sottoposto ad intervento chirurgico. Il senegalese, dopo aver reso piena confessione, è stato arrestato e condotto in carcere.