Memorial Pentassuglia: ecco come è andata la prima giornata in campo e sugli spalti. E questa sera finale contro una maiuscola Siena

BRINDISI – C’era attesa tra i tifosi biancazzurri per osservare da vicino i nuovi beniamini: la febbre da basket è talmente alta che più di qualcuno si è recato al PalaPentassuglia con una distinta del roster fatta a mano o addirittura al computer, completa di numeri di maglia, ruoli e altezza; che dire: fantastico!

Le aspettative, come è fisiologico possa accadere in questo periodo dell’anno, sono state in parte disattese: la Viola Reggio Calabria, infatti, seppure priva di Baldassarre e Caroti, ha condotto per quasi tutto l’arco del match, cedendo solo nei minuti finali sotto i colpi di Barber. Il play biancazzurro ha stentato a trovare i giusti ritmi ma nel finale di gara si è preso la squadra sulle spalle e, attraverso il suo talento offensivo, l’ha condotta alla vittoria. Importante per rimanere attaccati al match si è rivelato Tepic, giocatore che non ha bisogno di presentazioni e che ha fatto le fortune delle sue squadre proprio compiendo la giocata necessaria al momento giusto. Per il resto, Lalanne si è visto a sprazzi – ma sul pivot ex San Antonio Spurs si potrà fare certamente affidamento -, Randle ha lasciato intravedere bagliori di classe e di ardore difensivo mentre Suggs ha trovato il giusto feeling con il canestro nella seconda parte del match; d’altronde, anche la guardia ex Manresa è un giocatore silenzioso che si accende e si spegne a seconda delle fasi della partita.

Qualche preoccupazione, invece, la desta la profondità della panchina: Mesicek e Oleka sembrano ancora indietro tecnicamente, e con l’assenza di Donzelli e la condizione fisica oscillante del gladiatorio Cardillo il rischio è che gli uomini del quintetto possano essere spesso chiamati a fare gli straordinari. Certo, la società non ha grandi colpe per la situazione che si è venuta a creare, sia perché reperire italiani di livello a settembre costituisce un’impresa pressoché impossibile e sia perché il Presidente Marino ed i soci hanno già prodotto uno sforzo “extra” per assicurarsi la coppia di lunghi titolari.

Insomma, probabilmente ci sarà da soffrire un pizzico di più quest’anno, ma lo spessore di alcuni uomini del roster vale da solo il prezzo del biglietto. Ed a proposito di sofferenza, questa sera la New Basket dovrà davvero sudare le proverbiali sette camicie per battere una Mens Sana Siena che si presenta ai nastri di partenza in qualità di principale candidata a compiere il salto di categoria. Al di là della vittoria conquistata contro un’Avellino fortemente rimaneggiata sotto le plance (ma non nel reparto esterni), del roster senese ha impressionato la qualità dei suoi giovani: l’asse play-pivot composto dai 22enni Cappelletti e Vildara è destinato a grandi palcoscenici, e quando è uscito Turner per infortunio sono stati proprio i ragazzi terribili di coach Griccioli a tenere la barra dritta ed a scavare il solco decisivo. Tra l’altro ha destato sorpresa la qualità e la fluidità del gioco prodotto dai toscani, che paiono giocare assieme da mesi.

Sfida da non perdere, dunque, quella di questa sera, che varrà l’aggiudicazione del settimo Memorial dedicato a Big Elio.

Andrea Pezzuto
Redazione

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