In questi giorni numerosi cittadini stanno ricevendo gli avvisi di pagamento (per l’anno 2015) dell’odioso contributo preteso dal Consorzio di Bonifica di Arneo. In tanti chiedono un intervento del Comune. Ma come potrebbe intervenire concretamente ed utilmente la nuova amministrazione comunale per aiutare i cittadini? Al fine di aiutare i destinatari degli avvisi di pagamento e degli atti di riscossione per un contributo non dovuto, il Comune di Brindisi, in virtù del proprio dovere di vigilanza sul territorio e di tutela della popolazione, potrà farsi carico di ispezionare gli immobili oggetto di tassazione a mezzo dei propri uffici tecnici e di attestare la sussistenza o meno dei presupposti di legge per la debenza del contributo. Innanzitutto dovrà essere verificato se l’immobile ricade in zona di competenza del Consorzio Arneo, in secondo luogo se le opere di bonifica siano state realmente effettuate dal soggetto impositore e, se si, quando. Le relazioni tecniche verranno svolte dal Comune e saranno a carico dello stesso Ente locale su richiesta dell’intimato. Tanto al fine di evitare l’aggravio di spesa per il contribuente che vorrà  proporre ricorso alla autorità giudiziaria competente, considerato che decisiva per l’accoglimento del ricorso è la perizia giurata da produrre in giudizio ma che, allo stato, è totalmente a carico del privato con la relativa spesa, quando invece potrebbe essere sostituita – come voglio fare io – da una certificazione-attestazione comunale con valore pubblicistico.
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