Il sindaco di Brindisi, Pino Marchionna, ha espresso la sua frustrazione per il “silenzio assordante” di Enel riguardo alla riconversione della centrale di Cerano. Durante un incontro in prefettura, organizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Marchionna ha ribadito che Enel, dopo 50 anni di attività produttiva in città, non può semplicemente “spegnere l’interruttore” senza occuparsi della dismissione e bonifica delle aree coinvolte. Il sindaco ha inoltre richiesto che la chiusura della centrale sia accompagnata da un piano di compensazioni e investimenti concreti, esprimendo la necessità di progetti industriali legati alle energie rinnovabili, con tempi e investimenti definiti. Infine, ha sottolineato l’urgenza di un accordo di programma o una legge speciale per garantire la tutela dei lavoratori durante il processo di transizione.
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Enel farà quello che hanno fatto gli altri. Se ne andrà lasciandoci in Braghe di tela. Questo perché abbiamo sempre avuto una “classe dirigente” incapace e pronta a prostituirsi alla prima occasione.