Manifestazione non autorizzata, Bobo Aprile (Cobas) sarà processato

bobo aprile

BRINDISI – La sera prima della ultima udienza, avvenuta il 30 settembre 2014,  per il  processo del blocco dei disoccupati, si svolse una iniziativa pubblica in Piazza Vittoria dal titolo “Le lotte per il lavoro non si arrestano”.

“Diverse associazioni – scrive Roberto Aprile in una nota – aderirono a questa iniziativa a sostegno dei disoccupati coinvolti nelle proteste, per affermare che problemi di ordine sociale non potevano diventare solo problemi di ordine pubblico. Le diverse associazioni promotrici si divisero i compiti nei giorni precedenti, per organizzare al meglio la giornata. A qualcuno degli organizzatori, in buona fede, sembrò sufficiente chiedere il permesso di suolo pubblico al Comune di Brindisi per essere in regola anche con la Questura. Strano che si volesse organizzare una manifestazione non autorizzata chiedendo il permesso al Comune. Ma per la Digos la colpa del mancato preavviso è di Roberto Aprile e per questo lo denuncia per manifestazione non autorizzata. Domani mattina, venerdì 14 ottobre, Roberto Aprile sarà, quindi, processato al tribunale di Brindisi per manifestazione non autorizzata. Ma i contenuti per cui si è lottato quei giorni davanti alla Monteco continuano ad essere presenti ancora oggi ed il Sindacato Cobas ancora una volta non si è girato dall’altra parte. La decisione della Ecologica Pugliese di far lavorare gente proveniente da altre province ha scatenato in questi mesi le proteste del Cobas. Ricordiamo che in seguito alle proteste dell’allora sindaco Mennitti aveva ratificato nei capitolati di appalto il fatto che per le sostituzioni dovevano essere utilizzati disoccupati brindisini. Il Cobas sarà in Piazza Matteotti domani pomeriggio, in concomitanza dei lavori del Consiglio Comunale, per ribadire le scelte di allora riguardanti i disoccupati da impiegare per brevi sostituzioni unitamente  al fatto che il servizio della raccolta dei rifiuti urbani deve migliorare, in modo particolare  la raccolta differenziata.

Redazione

LASCIA UN COMMENTO